Home » Ahsoka Recensione: la serie tv Star Wars che più Star Wars non si può
Ahsoka Recensione Serie Tv

Ahsoka Recensione: la serie tv Star Wars che più Star Wars non si può

Abbiamo visto i primi episodi di Ahsoka, la nuova serie tv di Star Wars creata da Dave Filoni per Disney+: la nostra recensione.

Che Ahsoka, la nuova serie tv targata Disney+ creata da Dave Filoni e Jon Favreau per Lucasfilm e il cosiddetto ‘MandoVerse’ della piattaforma di streaming on demand, sia il capitolo televisivo più radicato nella mitologia di Star Wars e il titolo della saga in assoluto più georgelucasiano che si sia visto da diversi anni a questa parte, è chiaro fin dai primi secondi.

Non solo grazie alla classica e leggendaria sequenza d’apertura di Star Wars, l’introduzione testuale a scorrimento verticale introdotta per la prima volta in Star Wars: Una nuova speranza e che qui torna per dare ai fan sia una bella botta di nostalgia sia una collocazione temporale ben precisa per la storia che verrà raccontata, ma soprattutto per l’atmosfera che si respira nelle prime scene, tra Jedi (o presunti tali) che arrivano a bordo di navi ammiraglie (come ne La minaccia fantasma di George Lucas, ma con un ribaltamento tematico che non vi sveleremo), e le basi segrete piene di soldati operosi, e gli ologrammi azzurri a non finire, e i Maestri e gli Apprendisti e la Forza sia con te, e poi ancora – soprattutto – quel focus quasi feticistico sugli oggetti che fanno di Star Wars ciò che è, ovvero le spade laser dei Jedi.

Ahsoka Recensione Serie Tv 1


Ahsoka: questa è la via

Siamo lontanissimi dalle atmosfere antitetiche a Star Wars introdotte dalla bellissima Andor (che infatti per volontà del creatore Tony Gilroy non sembrava appartenere all’universo narrativo di George Lucas: la pioggia torrenziale, il locale notturno di luci soffuse, le domande scomode, la delineazione di un anti-eroe mai così più anti che eroe agli occhi dei fan di una saga da sempre e classicamente costruita sulla demarcazione netta tra bene e male, la serie sembrava volerci catapultare più nella Los Angeles neon-noir di Blade Runner che nella galassia lontana lontana dei Jedi e di Darth Vader, con la sua matrice grezza, il suo look realistico e sporco, il suo rapporto 2.39:1 quanto mai en plein air e le atmosfere spy-thriller) e molto più orientati invece, com’era lecito aspettarsi, verso lo George Lucas delle serie animate di Star Wars, che del resto hanno rappresentato un capitolo fondamentale nell’arco evolutivo di Ahsoka Tano e di molti di personaggi che i fan (ri)incontreranno negli episodi della serie.

Nato come spin-off di The Mandalorian, insomma, la serie riesce a ritagliarsi immediatamente uno spazio ben definito nella nuova, vastissima offerta di Star Wars su Disney+, e dopo un The Mandalorian 3 meno riuscito delle prime due clamorose stagioni e in vista dei prossimi film della saga – uno dei quali diretto proprio da Filoni e destinato a concludere, con una sorta di crossover, sia la storia di Ahsoka che quella del Mandaloriano e il piccolo Grogu – in generale possiamo salutare Ahsoka come il prodotto definitivo ricavato dagli errori dell’esperimento Obi-Wan Kenobi.

Questa è la via, e che la Forza sia con voi.

Seguiteci su Facebook,  Instagram e su Spotify – e per altre novità su Disney+, ecco la recensione di The Bear 2.

Matteo Regoli

critica i film, poi gli chiede scusa si occupa di cinema, e ne è costantemente occupato è convinto che nello schermo, a contare davvero, siano le immagini porta avanti con poca costanza Fatti di Cinema, blog personale

Altri da leggere

Post navigation

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *