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Alien e Aliens tornano al cinema: Ridley Scott vs James Cameron

Con le Alien Nights, Lucky Red riporta al cinema Alien e Aliens: riviviamo insieme i capolavori di Ridley Scott e James Cameron.

Il 29, il 30 e il 31 maggio Lucky Red presenta le Alien Nights, una tre-giorni dedicata alla storica saga dello xenomorfo più famoso della storia del cinema che tornerà sui grandi schermi dei cinema italiani nei memorabili e leggendari Alien e Aliens, i capolavori del 1979 e del 1986 realizzati rispettivamente da Ridley Scott e James Cameron.

Un’occasione speciale per scoprire o, perché no, riscoprire, due immense produzioni che hanno conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo.

Da Ridley Scott a James Cameron

Tutto ha inizio con la pellicola di Ridley Scott, seconda regia dell’autore britannico dopo l’esordio premiato a Cannes con “I duellanti“, che fin dalla sua uscita originale si impose come un nuovo caposaldo nella storia della fantascienza e dell’horror – due generi cinematografici: con una giovane Sigourney Weaver nel suo primo ruolo da protagonista, quello dell’astronauta Ellen Ripley, divenuta negli anni un modello per la caratterizzazione dei personaggi femminili hollywoodiani, Alien ottenne due nomination agli Oscar 1980, per gli effetti speciali (realizzati tra gli altri anche da Carlo Rambaldi) e per le scenografie, portando a casa la statuetta nella prima categoria.

Nel 1986, la storia si ripete…anzi si raddoppia: reduce dal successo del suo primo film Terminator (il suo primo-primo film, Piraña paura, lo vide sul set solo per pochi giorni prima del licenziamento a causa dei punti di vista divergenti di Ovidio J. Assonitis, motivo per cui andrebbe escluso dalla sua opera), James Cameron cambia per sempre la storia del cinema con Aliens – Scontro finale.

Alien Nights Cinema 1

Questo mirabolante e miracoloso sequel diede vita a tutti i migliori sequel che sarebbero arrivati in seguito (anche lo stesso Terminator 2), o almeno al loro diktat di base: cambiare totalmente il concept alla base del film originale, ribaltandone tutti gli assunti e perfino il genere di appartenenza. Questa volta saranno sette le nomination agli Oscar 1987 (inclusa la storica candidatura di Sigourney Weaver come miglior attrice, la prima volta per il genere action), tramutate in due vittorie per gli effetti speciali e per il montaggio sonoro.

Alien vs Aliens: qual è il film migliore?

La risposta a questa domanda impossibile è non può avere un esito soddisfacente proprio a causa della natura dei due film: chi non li ha mai visti – ci rivolgiamo nello specifico alle nuove generazioni – potrebbe essere facilmente tratto in inganno dal concetto di sequel cui ci hanno abituati i blockbuster moderni, e probabilmente non sa quanto Alien e Aliens rappresentino un vero e proprio unicum nella storia del cinema.

Siamo di fronte, infatti, a due film che, pur collegati narrativamente, sono in grado di offrire uno spettacolo completamente diverso al proprio pubblico. Alien di Ridley Scott, infatti, è un horror puro mentre Aliens di James Cameron è un action ai limiti del war-movie in tutto e per tutto.

A cominciare dalla ‘s’ nel titolo, che anticipa una pluralità (e quindi l’espansione dei confini) del sequel che il primo episodio non ha, passando per le due locandine (disponibili in alto): la prima, inquietante ed enigmatica e dominata dai toni del nero; la seconda, espressamente militaristica. Alien e Aliens sono essenzialmente lo stesso film creato da due visioni di cinema diverse e complementari, e insieme ci ricordano quanto sia fondamentale in quest’arte la regia e il pensiero autoriale rispetto alla semplice storia.

L’uso della tecnologia e dell’IA

Il cupo, claustrofobico, orripilante e a tratti quasi contemplativo primo Alien di Ridley Scott, sotto la lente della cinepresa di James Cameron diventa lo spettacolo bombastico, esuberante e muscoloso di Aliens, nel quale però, anche se i mostri ‘escono dalle fottute pareti’ (nel primo episodio c’è un solo xenomorfo contro Sigourney Weaver, nel sequel Sigourney Weaver fa parte di plotone di soldati destinato a scontrarsi contro un intero nido di alieni) tutte le tematiche del primo episodio (la colonizzazione, la creazione, la figura materna) vengono rispettate e ampliate.

Interessantissimo anche analizzare come cambia l’uso della tecnologia e dell’intelligenza artificiale da Alien a Aliens, perché ci aiuta a comprendere a grandi linee le differenze che intercorrono tra il cinema di Ridley Scott e quello di James Cameron. Nel primo film l’AI è una minaccia (concetto che Scott continuerà ad analizzare in Blade Runner), mentre nel sequel – primo passo di James Cameron verso il mondo di Avatar (la nostra recensione di Avatar 2: La Via dell’Acqua è a un click di distanza) e l’idea che il corpo umano abbia bisogno di un ‘upgrade’ – l’intelligenza artificiale diventerà una preziosa alleata.

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Matteo Regoli

critica i film, poi gli chiede scusa si occupa di cinema, e ne è costantemente occupato è convinto che nello schermo, a contare davvero, siano le immagini porta avanti con poca costanza Fatti di Cinema, blog personale

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