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Dead Island 2 Recensione

Dead Island 2 Recensione: zombie a Los Angeles su Playstation 5

Siete tutti invitati a Los Angeles per il party con gli zombie più ignorante di sempre: Dead Island 2 vi da il benvenuto a HELL-A.

Nel 2019, durante un viaggio on the road per la California, ho avuto la fortuna di fermarmi tre notti in quel di Los Angeles. La città degli angeli è molto particolare se non sconvolgente. Qui tutto è gigantesco: le insalate sono enormi così come lo sono le strade che la attraversano in lungo e in largo. Passeggiare per le vie intorno a Hollywood Boulevard può essere fuorviante e il perché è presto detto: la domanda che mi sono posto più e più volte è stata la seguente “possibile che in tutta questa ricchezza, in tutto questo benessere, ci siano così tanti senza tetto?“. Ragazzi, ragazze e uomini di mezz’età che girano con il loro carrello della spesa pieno zeppo di vestiti, oggetti e cibo, tutto l’occorrente per vivere, con lo sguardo triste, perso nel vuoto, rassegnati a un destino che non sembra mai essere dalla loro parte. Al di là di questi evidenti problemi sociali, la metropoli californiana ha da sempre esercitato su di me un certo fascino.

Ho rivisto tantissimo del mio breve trascorso a Los Angeles in Dead Island 2, il nuovo titolo action in prima persona, giocabile anche in cooperativa, di Deep Silver Dumbuster Studios. Se la sensazione di muoversi per luoghi già visti era lampante, c’è anche da dire che L.A. non è più quella che conoscevo io: al posto della gran parte dei cittadini (alcuni per fortuna sono rimasti in tutto il loro folclore) trovo un quantitativo pressoché infinito di zombie, pronti a tutto pur di mangiarmi vivo.

Quattro passi a Venice Beach

La ricostruzione di Los Angeles in Dead Island 2 è impressionante: penso di aver fatto almeno una decina di screenshot su Playstation 5 prontamente condivisi via whatsapp al mio compagno di viaggio che mi risponde con la più classica delle emoticon con le lacrime per poi chiedermi “che gioco è?“. Beverly Hills, la collina di Hollywood fino ad arrivare alla meravigliosa Venice Beach, una delle località da visitare a ogni costo per chiunque si trovi a spasso per la costa ovest degli Stati Uniti.

Quando ho messo piede per la prima volta nella Venice Beach di Dead Island 2, un’ondata di nostalgia mi ha travolto: sembrava davvero di essere tornati lì dove l’asfalto suona al ritmo dei palloni da basket mentre l’aria viene tagliata dagli skateboard che sfrecciano a tutta velocità. Peccato però che ciò che vi sto descrivendo sono semplici ricordi. La realtà dei fatti è ben diversa. Davanti ai miei occhi sono infatti apparse delle chilometriche distese sabbiose pullulanti di non morti. C’è poco da fare, devo riprendermi HELL-A e per farlo devo farmi strada a suon di violenza!

Dead Island 2 Recensione 1

Il quantitativo di armi per il corpo a corpo disponibile in Dead Island 2 è davvero notevole e lo stesso vale per il loot da raccogliere necessario a potenziare il nostro arsenale: accette, asce, mazze da baseball o da golf, tirapugni, e chi più ne ha più ne metta. Il protagonista che ho scelto, tra quelli a disposizione, possiede svariate abilità attive e passive. Le bocche da fuoco sono utili per riprendere fiato e gestire il combattimento dalla distanza oltre che per evitare di consumare rapidamente l’equipaggiamento – che può essere riparato – per gli scontri ravvicinati. Infine, l’ambiente, con i suoi barili esplosivi e le sue pozzanghere da elettrizzare, può essere sfruttato per diversificare l’approccio all’azione. Insomma, se vi piace menare le mani, Dead Island 2 è quel tipico party in piscina losangelino in cui il festeggiato ha carta bianca per decidere come trucidare i suoi stessi invitati.

Le orde di Dead Island 2

Il sistema di combattimento di Dead Island 2 poi è ancora più efficace grazie alla visuale in prima persona. Con la mia chiave inglese schivo – o eseguo una parata – al momento giusto, un attimo prima di subire danno, per stordire il nemico che si ritrova così alla mia mercé. Decido quindi di colpirlo alla mascella con un bell’attacco caricato spaccandola in mille pezzi (che goduria quando vedi la scena in slow motion) per poi finirlo con un colpo ben assestato sul nudo cervello. Deliri di onnipotenza misti a scariche di adrenalina attraversano tutto il mio corpo (in parte simili a quelle descritte nella recensione di Resident Evil 4 Remake). Gli invasori di HELL-A si infrangono contro le inespugnabili difese del mio personaggio. Sono una violenta macchina per uccidere affamata di sangue.

Tuttavia, per quanto si possa decidere di seguire solo la missione principale (scelta sconsigliata), quando sono arrivato nella parte finale della campagna ho sia accusato un po’ di stanchezza dovuta a una certa ripetitività di fondo nel gameplay, sia notato un considerevole innalzamento nella curva di difficoltà con le orde di non morti che sono diventate davvero difficili da gestire: i danni inflitti elevatissimi e il numero di zombie esagerato. Il consiglio è dunque quello di portare a compimento un buon numero di missioni secondarie (alcune sono anche piuttosto interessanti), raggiungere un livello del protagonista accettabile e, in questo modo, evitare di trasformare il divertimento in frustrazione.

Dead Island 2 venne annunciato nel 2014 ed è giunto solo ad aprile 2023 sul mercato, dopo aver attraversato un percorso di sviluppo lungo e travagliato. Ciononostante Deep Silver Dumbuster Studio ha fatto un ottimo lavoro nel proporre un action che grazie alle sue ambientazioni e al suo violento combat system può regalarvi ore e ore di sani maciullamenti.

7.5/10

Andrea Baiocco

Amo la birra, il basket e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Scrivo su Lascimmiapensa e su Everyeye mentre provo a parlare su Freaking News.

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