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Deliver Us Mars Recensione: flebili ricordi dal pianeta rosso

Deliver Us Mars, l’avventura di KeokeN Interactive, va vissuta tutta d’un fiato, nel dolore, nella sofferenza e nella scoperta: la recensione

Marte è immenso. Si estende davanti a me per migliaia e migliaia di chilometri regalandomi una foto da cartolina ogni volta che faccio un passo su questa polverosa terra rossa, la stessa che ravvivava i campi della mia casa in campagna, quando ero davvero felice e la Terra era un mondo meraviglioso in cui vivere. Raggiungerlo però è stato estenuante: un viaggio in uno space shuttle coinvolgente, tachicardico, in cui ho preso parte, per la prima volta nella mia vita, a tutte quelle fasi che anticipano la partenza di un’astronave che mai avrei pensato di poter vivere in prima persona.

Quando sono uscita fuori, nello spazio aperto, perché alcuni detriti avevano bloccato il motore, ho messo a repentaglio la mia vita: la visiera del casco della mia tuta si è scheggiata per via di una minuscola ma altrettanto devastante esplosione. Vengo sbalzata via, chiudo gli occhi e mi fermo a galleggiare nel vuoto. Torno indietro nel tempo, ricordo mia madre che non c’è più e quel tragico incidente che me l’ha portata via, prima di ricevere una chiamata da mia sorella che mi sveglia da questo sogno nostalgico: mi intima, preoccupata, di tornare alla navicella. Per fortuna ha deciso di accompagnarmi in questa folle missione e spero con tutto il cuore di non perderla: ho già dovuto rinunciare a troppe persone nella mia vita. È il momento di rientrare. Rivolgo un’ultima volta lo sguardo verso il basso per vedere i contorni dell’Italia che affiorano da una tela di colore blu profondo, oscuro.

I wish you were here

Caro papà, quanto vorrei fossi qui con me. Ripenso a tutti i tuoi sacrifici (soprattutto famigliari) mentre provavi invano a salvare il nostro pianeta. Confido che prima o poi ti rincontrerò. Sento che sei qui, percepisco la tua presenza, il tuo amore che è l’unica ragione per cui non sto ancora cedendo nonostante le mie ginocchia siano molto vicine a spezzarsi in due. Non so cosa mi riserverà il futuro eppure, dentro di me, so che deve esistere una soluzione per salvare l’umanità.

Le braccia mi fanno male: ho scalato Marte una parete dopo l’altra, rischiando spesso di essere travolta da una frana che mi avrebbe causato una caduta probabilmente fatale. La superficie della rupe ha provato a oppormi resistenza ma le mie piccozze sono state più forti. E così sono salita sempre più in alto, un centimetro alla volta, richiedendo al mio corpo uno sforzo fisico senza precedenti. Non ho guardato in basso questa volta, al contrario di come ho fatto nello spazio, la paura avrebbe potuto mangiarmi viva.

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Arrivata in cima, noto una tempesta di sabbia che si avvicina minacciosa. Controllo l’indicatore dell’ossigeno sulla mia tuta: tra pochi minuti non sarò più in grado di respirare. Non so se riuscirò a raggiungere con il mio rover quella struttura che si erge a diversi chilometri dalla mia posizione. Forse ho viaggiato invano ma ormai, arrivata a questo punto, nulla ha più senso. L’ansia mi rincorre, mi rende paranoica.

Salgo sul veicolo, premo l’acceleratore, salto qualche duna e raggiungo, non senza difficoltà, la base spaziale che avevo individuato. Sarò da sola? Oppure troverò compagnia? Il mio equipaggio mi chiede di recuperare informazioni vitali per il nostro incarico: con tutta probabilità, per procedere, dovrò risolvere per l’ennesima volta quell’enigma ambientale che ho già ritrovato più volte durante la mia esplorazione di questi edifici abbandonati, in cui l’aria odora di dolore, lacrime e speranza ormai svanita.

Deliver Us Mars, la nuova avventura di KeokeN Interactive disponibile a partire dal 2 febbraio su Pc e console Playstation e Xbox. Avviata l’opera ho pensato: ecco Interstellar, Death Stranding e il Maestro Kojima. Spero di non provare, da qui a fine anno, altri dieci titoli più belli: ci tengo a inserirlo nei migliori videogiochi del 2023 (se ve li siete persi, ecco i miei top 10 videogiochi dello scorso anno).

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Andrea Baiocco

Amo la birra, il basket e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Scrivo su Lascimmiapensa e su Everyeye mentre provo a parlare su Freaking News.

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