
Destroy All Humans! 2 – Reprobed Recensione: riavvolgere il tempo
Mentre scrivevo la recensione di Destroy All Humans! 2 – Reprobed, il tempo è tornato indietro di sedici anni.
Uno degli aspetti, se non l’aspetto, che potrebbe essere (badate bene, potrebbe essere) più attraente dello scrivere in una redazione, è quello di provare un quantitativo infinito di videogiochi. Tra le tipologie di titoli che potreste trovarvi ad analizzare – e non starò qui ad elencarvele tutte – c’è quella che oggi vogliamo definire come “scrivere di un videogioco inaspettato che non avrei mai comprato ma che, grazie al caporedattore, ho invece provato“. È stato questo il caso di Destroy All Humans! 2 – Reprobed, remake per le console di nuova generazione di quel piccolo cult che si chiama Destroy All Humans! 2: una recensione iniziata tiepidamente e trasformatasi poi in un trionfo di voto (entro certi limiti naturalmente).
Sei un alieno, arrivi sulla Terra, ammazzi tutti con i pistoloni ipertecnologici e i poteri psicotici. Sali poi a bordo del tuo sofisticato disco volante e metti a ferro e fuoco le città. Nel mentre, ti godi una sceneggiatura da b-movie sopra le righe, fuori di testa, che prende per il culo gli inglesi, i russi e i giapponesi. Basta. Finito. Niente di più. Per me, Destroy All Humans! 2 – Reprobed è stato la mia vacanza dai videogiochi. Possibile?
La risposta è sì
I principali punti di forza di Destroy All Humans! 2 – Reprobed sono, paradossalmente, gli stessi difetti che emergerebbero in una classica recensione: un action – shooter in terza persona dalle meccaniche semplici e ormai obsolete, con tanto di auto aim (disattivabile); un quest design segnato da una monotonia di fondo che rende la gran parte delle missioni identiche fra loro e infine la totale assenza di rami delle abilità per costruire la build perfetta. Parliamo del remake di un gioco del 2006 e come tale ha dei limiti anagrafici ma a me, va benissimo così.

Non mi devo impegnare a sparare, friggo i cervelli delle persone e se un incarico, principale o secondario, mi diventa troppo facile, alzo di uno o due livelli la difficoltà. Non devo spremere le meningi a pensare a come potenziare il mio alieno del cuore navigando in uno skill three complesso tanto quanto il problema di matematica durante la mia prova scritta nel 2011. Le uniche cose che ho migliorato sono state le armi e la capacità dello scudo di Crypto-138, il protagonista.
Volete sapere una cosa?
Potenziare al massimo l’Attacco Meteoritico – danno, area di impatto della pioggia di meteore e numero di munizioni disponibili – mi ha dato una soddisfazione immensa. Ammirare questa tempesta di massi che distrugge agenti KGB, carri armati e contraeree, mi faceva semplicemente pensare a quando avrò una nuova occasione per sfruttare ancora una volta questa simpatica arma. Le sparatorie si trasformano in un festino alieno aperto a tutti. Attenzione però, non vi assicuro il ritorno a casa.

Nel trailer per Playstation 2 di Destroy All Humans! 2 (che potete trovare qui), il primo commento, quello con più like, scrive “an era of gaming long forgotten“, un’era dei videogiochi da troppo dimenticata. Non c’è forse frase migliore per riassumere al meglio le sensazioni che ho provato giocando a Reprobed e se volete seguire questa scia nostalgica, date una chance anche al recentissimo High On Life (qui la nostra recensione di High On Life).
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