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Fashion Police Squad Recensione: l’fps incontra Dolce & Gabbana

In Fashion Police Squad non si spara, si rendono semplicemente tutti più belli: la recensione stilosa dell'fps di Mopeful Games.

In Fashion Police Squad non si spara, si rendono semplicemente tutti più belli: la recensione stilosa dell’fps di Mopeful Games.

A tutte le unità di Trendopolis, un turista sta indossando dei sandali con i calzini! Qualcuno risolva questo crimine stiloso e riporti il poveraccio sulla retta via! Fashion Police Squad è uno sparatutto in prima persona vecchio stile, old school, sviluppato da Mopeful Games, uno studio finlandese di Helsinki composto da appena tre persone. Un fps retrò che spacca i culi per il feeling con le armi e la precisione nello sparo. C’è però un’unica condizione da rispettare per godere appieno di questo titolo: quì a Trendopolis non si uccide nessuno!

In Fashion Police Squad si rendono semplicemente le persone più cool, più fighe. La morte non è prevista. Avvocati in giacche grigie, spente, che ci lanciano borse stracolme di dollaroni, frutto di trentasei ore consecutive di lavoro? Crivelliamoli di colpi del nostro mitra spara colori e diamo una rinfrescata ai loro completi, pronti per fare stragi di cuori nei night club della città.

Il mio nome è Des, Sergent Des

Cinta sadomaso per frustare i mob con i pantaloni calati sotto il sedere e le mutande in bella vista(come giravo io a tredici anni) oppure nani da giardino viventi usati come bombe che assalgono e rimettono in riga il fotografo con sandali e calzini. Infine tizi fieri sul loro monopattino nuovo di zecca che ci caricano ininterrottamente a cui rispondiamo con il fuoco secondario del nostro mitra, uno psichedelico raggio colorato. Ognuno dei tantissimi nemici di Fashion Police Squad attacca senza tregua – ma veramente una roba che a una certa dici “e basta un po’, placatevi un attimo!” – e subisce danno solo da una specifica arma in nostro possesso: è importante quindi alternare costantemente le trendy e fantasiose bocche da fuoco in base all’avversario che ci troviamo di fronte.

Fashion Police Squad si compone di tredici coriacee missioni in cui essenzialmente si va dritti seguendo il puntino verde che indica l’obiettivo da raggiungere attraverso stage piuttosto basilari dal punto di vista di un level design pensato per omaggiare gli sparatutto di qualche decennio fa. Si corre come pazzi senza doversi curare delle munizioni da raccogliere: una scelta particolarmente efficace per generare sessioni di gioco veloci e frenetiche, dal ritmo decisamente alto.

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Non mancano poi fasi platform – utili a riprendere fiato tra una sparatoria e un’altra ma forse leggermente troppo lunghe e ripetute all’interno di ogni singolo livello – e mastodontiche boss fight, stilose, in cui si salta, si schiva e si spara, spesso contemporaneamente, mentre la musica rimbomba e esplode dalle casse della Nintendo Switch nel sacro rispetto però del credo di Fashion Police Squad: a Trendopolis la violenza non è contemplata.

Fashion Police Squad diverte, non diventa mai realmente impegnativo, e regala al giocatore un racconto che vola via in tre fantastiche ore di gameplay accompagnato da una spruzzata di colori e allegria (non è High on Life ma c’è comunque un clima fantastico). Lunga vita agli sparatutto in prima persona.

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Andrea Baiocco

Amo la birra, il basket e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Scrivo su Lascimmiapensa e su Everyeye mentre provo a parlare su Freaking News.

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