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Hi-Fi Rush Recensione: il concertone rock di Tango Gameworks

Ho suonato come un pazzo sul palco allestito da Tango Gameworks: la recensione di Hi-Fi Rush, il miglior concerto della mia vita

Baby Driver è un film del 2017, disponibile anche su Netflix, con Ansel Elgort (l’attore di Tokyo Vice ad esempio, tra le migliori serie del 2022): Baby, è un abilissimo driver che offre il suo talento al boss Doc (Kevin Spacey) per guidare la più classica macchina rubata in rapine organizzate e sfruttare le sue infinite capacità per permettere alla banda di sfuggire alle sirene della polizia. Baby soffre però di acufene, un disturbo uditivo, che viene bloccato dal protagonista grazie alla musica pompata al massimo dai suoi auricolari. Ed è proprio con la musica che Ansel riesce a seminare i “piedipiatti”, sincronizzando i suoi movimenti in auto al ritmo delle canzoni.

Inizio magistrale

La stessa cosa che faceva Baby, l’ho fatta io, pad alla mano, con Hi-Fi Rush, il nuovo rhythm action game di Tango Gamerworks: per farla il più semplice possibile, colpire i nemici e ogni oggetto a schermo con il braccio-chitarra di Chai, venticinquenne con il sogno di diventare una rockstar, a ritmo di musica. Peccato che sono terribilmente stonato, non ho il senso del ritmo e quelle cuffiette nelle mie orecchie non mi sono state in alcun modo di aiuto…nelle prime due ore.

Dopo aver preso un po’ la mano, mi sono tuffato in questa avventura con lo scopo di fermare il diabolico piano di Kale Vandelay, CEO senza scrupoli della Vandelay Technologies, che intende sfruttare un’IA per controllare le abitudini di acquisto degli utenti (Hi-Fi Rush è scritto da Dio, scanzonato ma anche piuttosto attuale nelle tematiche).

Benvenuti al concerto di Hi-Fi Rush. Costo del biglietto? Abbonamento Game Pass

Eccomi dunque con il mio braccio chitarra a prendere a mazzate tutti i robot che provano a intralciare il mio cammino. Sembro Mark Tremonti in modalità Terminator (dico Tremonti perché ho visto gli Alter Bridge a Milano a novembre ed è il primo gran chitarrista che mi viene in mente in questo momento). Anzi, a dir la verità, mi sento Mark Tremonti all’interno di un cartone animato fighissimo, in cui mi muovo, salto e schivo alla velocità della luce, ballando una colonna sonora rock composta da pezzi sacri del genere come Gold on The Ceiling dei The Black Keys oppure 1,000,000 dei Nine Inch Nails.

Dio sono inarrestabile, concateno attacchi leggeri e pesanti nel nome di quell’hype smisurato che l’Xbox Developer Direct ha fatto esplodere in me. Hi-Fi Rush è una bomba ad orologeria, la cui detonazione è così potente da sfondare il monitor per rapire il giocatore in un gameplay loop che migliora di ora in ora.

Passano i livelli e le opzioni per il combattimento a nostra disposizione iniziano ad ampliarsi sempre più, lasciandoci però grande margine di manovra per scegliere lo stile a noi più congeniale. Prima sblocco il rampino che mi permette così di coprire in mezzo secondo la distanza tra me e l’avversario – soprattutto il robot infame che ti spara da lontano – e riempirlo di mazzate senza perdere punteggio stile, poi Hi-Fi Rush mi insegna anche il parry, fondamentale per bloccare gli attacchi e persino respingere i proiettili al mittente (neanche fossimo in Star Wars). C’ho messo trent’anni per apprenderlo a dovere – il parry risulterà fondamentale anche per portare a termine specifici minigiochi contro alcuni mob nemici – ma quando ci sono riuscito, Hi-Fi Rush mi ha sbloccato un Sekiro ricordo.

Il miglior gruppo rock di sempre

Tra una fase platform e un’altra (mai realmente impegnative ma piacevolmente divertenti), mi faccio strada attraverso assoli letali e completo poi ogni combo – in cui il tempismo è importantissimo per legare gli attacchi fra loro e infliggere più danni, altrimenti la natura rhytm game di Hi-Fi Rush si perderebbe nella confusione delle battaglie – con un devastante affondo finale. Chai solleva la chitarra, che userà a mo’ di mazza da baseball, per scagliare lontano il nemico e farlo esplodere in mille pezzi, mentre lo schermo si trasforma in uno show pirotecnico in cui tutto prende vita grazie alla magia del rock (le animazioni sono davvero da pelle d’oca).

Hi-Fi Rush Recensione
All’inizio ho pensato a Sunset Overdrive

Come in ogni rock band, non c’è solo il frontman: ecco dunque gli altri componenti del gruppo di Chai che salgono sul palco per partecipare allo show di Tango Gameworks. Alle pistole Peppermint; ai pugni il gigante Macaron; ai suoni e alle luci il robot Cinnamon: l’esperienza ludica diventa corale, grazie alla possibilità di evocare i nostri amici sia per interagire con l’ambiente e aprirci strade altrimenti inaccessibili, sia nel combattimento, per rompere gli scudi di certi nemici, inviolabili per la nostra chitarra, oppure per concludere determinate combo (il moveset di Chai, da sbloccare proseguendo nell’avventura, è letteralmente gigantesco).

La ciliegina sulla torta dell’opera sono le boss fight, tutte diverse, al cardiopalma e impegnative, che mischiano sapientemente il rhytm game classico (premere il tasto giusto al momento opportuno secondo il ritmo della canzone) e l’action puro, presentate da memorabili cutscene in linea con la follia che abbraccia la produzione. Insomma, Hi-Fi Rush non è solo uno dei migliori giochi disponibili su Xbox Game Pass ma anche uno dei titoli dell’anno.

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Andrea Baiocco

Amo la birra, il basket e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Scrivo su Lascimmiapensa e su Everyeye mentre provo a parlare su Freaking News.

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