
Immortals of Aveum Recensione: l’FPS magico sorpresa dell’estate
Dopo aver già fatto parlare di sé con la pubblicazione dell’intrigante Wild Hearts (se ve la siete persa, ecco la recensione di Wild Hearts), l’etichetta EA Originals torna già in scena con Immortals of Aveum, un FPS diverso dal solito: addio a pistole, fucili e lanciarazzi, bando ad ogni arma convenzionale per lasciare spazio ad una pioggia di proiettili a base di magia in un tripudio di colori, esplosioni coreografiche e spettacolarità mozzafiato.
Tuttavia, l’opera targata Ascendant Studios non vuole essere soltanto un FPS “magico”. Gli sviluppatori hanno puntato ancora più in alto mettendoci una storia articolata, un level design sofisticato ed anche un focus sull’esplorazione grazie a mappe di ampie dimensioni e piene di segreti da scoprire, utili per potenziare ancora di più il nostro eroe. Al netto di qualche sbavatura che non permette al gioco di spiccare il volo verso l’eccellenza, possiamo dirlo subito: Immortals Of Aveum è una piccola ma gradita sorpresa dell’estate 2023, un gioco che merita le vostre attenzioni soprattutto se siete appassionati di sparatutto frenetici e sopra le righe che si rifanno alla vecchia scuola degli FPS Arena.
Jak l’immortale
Immortals Of Aveum ha per protagonista il giovane Jak, un ladruncolo dei bassifondi di Seren che vive di furti assieme alla sua migliore amica Luna ed i loro compagni. Entrambi sono in grado di usare alcuni incantesimi senza riuscire tuttavia a padroneggiare la magia in ogni loro sfumatura, quanto basta però per sopravvivere e per portare a termini i furti con i quali riescono a sopravvivere.
Un giorno, però Jak e Luna si ritrovano loro malgrado coinvolti nella Sempiguerra che contrappone l’esercito degli Immortali guidati da Kirkan contro le forze di Rasharn comandate dallo spietato Sandrakk. La casa di Jak viene distrutta ed il ragazzo separato da Luna, la quale cade nel vuoto di Seren per non lasciare traccia. Jak viene salvato da Kirkan in persona, che lo addestra per trasformarlo in un potente guerriero con il pieno controllo dei suoi poteri magici. Il protagonista diventa così un abile Magnus, pronto a scendere in prima linea nella guerra contro Sandrakk ed i rasharniani dalla quale dipenderà l’intero futuro di Aveum.

Pur rivestendo un ruolo centrale all’interno della produzione, la narrativa è forse uno degli aspetti meno convincenti di Immortals Of Aveum, non perché sia mal scritta o raccontata in maniera banale ma per il suo essere purtroppo piuttosto prevedibile e senza particolari guizzi creativi: bastano già le prime ore per capire come la storia si evolverà ed intuire i suoi colpi di scena, con gli autori che hanno seguito uno schema piuttosto semplice senza però sforzarsi troppo di renderlo creativo.
Anche i personaggi stessi faticano a far breccia nel cuore del giocatore: non siamo davanti a figure anonime dato che Ascendant Studios ha svolto un discreto lavoro nel dare loro una caratterizzazione marcata grazie anche a dialoghi scritti in maniera dignitosa, tuttavia non riescono a dimostrare la giusta dose di carisma e non suscitano sufficiente interesse. Ecco dunque che alcuni sviluppi chiave rischiano di non avere l’impatto sperato proprio per la mancanza di empatia nei confronti del cast, che funziona ma senza mai lasciare il punto esclamativo, e dove talvolta i toni e le personalità ironiche alla base dei personaggi risultano fuori luogo spezzando il senso d’immersione che determinati plot twist dovrebbero offrire.

Al tempo stesso però si apprezza enormemente il lavoro svolto dagli sceneggiatori per dare vita ad una lore approfondita e piena di spunti grazie agli innumerevoli documenti che è possibile recuperare durante l’esplorazione o ricevere nel corso della trama. Aveum è ricco di sfumature e creature con una lunga storia alle spalle, un mondo che un passo alla volta ci offre un quadro sempre più chiaro ed affascinante della realtà che ci circonda, con il piacere di scoprire nel dettaglio l’evoluzione di ogni dettaglio di quella terra magica che fa da sfondo all’avventura. Ecco, se gli autori avessero riposto nella storia in sé lo stesso impegno dimostrato con la lore, a quest’ora Immortals Of Aveum si sarebbe imposto come un FPS tra i migliori sulla piazza in ottica narrativa.
Call of Duty con la magia? Non proprio!
In tanti tra critica e pubblico hanno più volte descritto Immortals Of Aveum come una sorta di “Call Of Duty con la magia”. Ebbene, bastano già solo i primi momenti di gioco per rendersi conto di quanto il paragone sia in verità fuori luogo: come già accennato in precedenza, l’opera targata Ascendant Studios deve molto agli FPS vecchia scuola, prendendo più spunto da produzioni come i più recenti Doom e Wolfenstein anziché gli sparatutto bellici (qui trovate i migliori sparatutto disponibili su Xbox Game Pass). Eccoci quindi davanti a un gioco frenetico con battaglie che si svolgono solitamente in ampi spazi, dai ritmi molto sostenuti e che richiede al giocatore riflessi sempre pronti e reazioni tempestive per fronteggiare le orde di nemici pronte a farci esplodere in un tripudio di scintille magiche.
In poche parole, Immortals Of Aveum non è certo una passeggiata di salute: sa rivelarsi molto spettacolare e le sue meccaniche ludiche si dimostrano intuitive e ben programmate, ma prendere con leggerezza le sfide offerte dall’avventura è un errore che si paga a caro prezzo. Vuoi per i ritmi frenetici, vuoi per nemici molto aggressivi e ben armati, l’FPS prodotto da EA prende più volte a calci l’utente senza pietà, e la schermata di game over non sarà poi chissà quale chimera nel corso della nostra partita. Curarsi con i cristalli per recuperare vitalità e mana è quindi una regola imprescindibile se si vuole avere qualche chance di sopravvivenza.

Fortunatamente il buon Jak ha dalla sua parte tutto l’occorrente per difendersi a testa alta, facendo mangiare polvere magica a chiunque provi ad ostacolarlo. L’equipaggiamento principale è suddiviso in tre poteri magici ben distinti: quelli blu, i più bilanciati in termini di danno e cadenza di fuoco; quelli rossi, molto potenti ma anche con pochissime “munizioni” a disposizione; infine quelli verdi per un’azione rapidissima a fronte di minori danni per singolo proiettile. La costante combinazione di questi tre poteri è la regola in Immortals Of Aveum, soprattutto considerando che diversi avversari che incontreremo lungo il cammino hanno debolezze o resistenze marcate a specifici incantesimi, pertanto passare da un’arma magica all’altra è indispensabile per avere la meglio sulle forze nemiche senza correre il rischio di lasciarci subito le penne.
Non mancano inoltre alcuni gadget secondari su cui fare affidamento, come ad esempio un’utile frusta che consente di tirare verso di sé i rivali così da finirli con un poderoso attacco corpo a corpo, ma anche blob e raggi laser con i quali non solo danneggiare ma anche rallentare l’offensiva avversaria. Questi stessi oggetti sono inoltre indispensabili in fase di esplorazione, sia per superare alcuni passaggi Platform, sia per risolvere sporadici (ed invero piuttosto banali) rompicapi ambientali sparsi lungo gli scenari.
Non solo sparatutto ma anche GDR
State calmi perché non è ancora finita. Jak può essere personalizzato a fondo attraverso le varie risorse che troveremo o acquisteremo lungo il cammino così da equipaggiare incantesimi più potenti o accessori che potenziano ulteriormente i nostri attacchi – compresi quelli speciali che richiedono il consumo di mana per essere utilizzati in combattimento – o i nostri parametri vitali, aspetti cruciali da tenere in considerazione, così da farsi trovare pronti a fronteggiare le insidie sempre più temibili che ci attendono nelle fasi avanzate della storia.
Accumulando esperienza, inoltre, si otterranno i punti necessari per sbloccare nuovi talenti, ulteriori power up per le abilità del nostro guerriero Magnus volte a renderlo sempre più forte con il passare delle ore. Insomma, il gameplay di Immortals Of Aveum appare piuttosto ampio e stratificato, che partendo dalle sue radici FPS ed Action/Adventure non disdegna nemmeno qualche contaminazione RPG ottimamente implementata e capace così di dare ancora più varietà a tutto il prodotto.

Poco alla volta, non appena avuto pieno accesso ad ogni gadget e risorsa, il titolo di Ascendant Studios dimostra seriamente di che pasta è fatto rivelandosi all’altezza dei migliori esponenti del suo genere di appartenenza. A suo favore c’è inoltre un level design ben confezionato che offre ulteriori possibilità di azione e strategia, per un gameplay che in ambito combat system ha tutte le carte in regola per lasciare il segno grazie alle sue innumerevoli sfumature.
Esplorazione e bestiario
Dispiace però per un bestiario in verità non particolarmente ampio, che ha come conseguenza il ritrovarsi in tante occasioni ad affrontare sempre gli stessi tipi di nemici. Ciò è evidente sia negli scontri con i boss, che tendono a ripetersi in numerose occasioni, sia contro le truppe standard: il rischio così è di avvertire una certa ripetitività sul lungo periodo che toglie qualcosa all’opera in termini di coinvolgimento, andando a minare un sistema di combattimento che altrimenti funziona in maniera egregia. Una maggiore varietà negli avversari avrebbe sicuramente dato una marcia in più a tutta la produzione.
Ma Immortals Of Aveum non si basa solo su spettacolari lotte a suon di incantesimi: c’è spazio anche per l’esplorazione. Il mondo di gioco è infatti strutturato sulla carta come una sorta di piccolo open world che lascia al giocatore la libertà di muoversi ed esplorare gli scenari a suoi piacimento, soprattutto dopo aver sbloccato l’equipaggiamento completo. Aveum è piena di casse e sorprese che aspettano soltanto di essere scoperte, che si tratti di collezionabili o di tesori dorati senza dimenticare equipaggiamenti speciali dalle statistiche molto interessanti. E non mancano nemmeno sfide segrete da scoprire con tanto di boss speciali dalla potenza soverchiante che, una volta battuti, sanno come ricompensare adeguatamente il giocatore.

Vale quindi la pena spendere un po’ di tempo per esplorare a fondo ogni ambientazione, sebbene vada comunque detto che l’opera segua una struttura piuttosto lineare e diretta per quanto riguarda la storia principale. Il gioco non spinge in maniera chiara ad esplorare gli scenari, anche per la mancanza di vere e proprie quest secondarie, e deve venire autonomamente all’utente il desiderio di conoscere cos’altro ha da offrire Aveum oltre all’avventura principale. In generale, l’esplorazione c’è ma viene fatto poco per incentivarla con il rischio di perdersi tutto il contorno che, come detto, qualche sorpresa la saprebbe pure offrire.
Nonostante alcune incertezze, comunque, il lato ludico di Immortals Of Aveum funziona e sa regalare soddisfazioni per quelle 15 ore circa richieste per completare la campagna (destinate ad aumentare ulteriormente se si vogliono scoprire ed affrontare tutte le sfide secondarie). Lungo il giusto, impegnativo quanto basta per essere sempre stimolante, e con una buona dose di spettacolarità dalla sua parte, il titolo Ascendant Studios sa il fatto suo anche senza magari toccare vette di eccellenza.
Le meraviglie (e le incertezze) di Immortals of Aveum
Non solo azione a tutto spiano e continua lotta per la sopravvivenza: Immortals Of Aveum riesce a regalare momenti più rilassanti ed evocativi grazie alla bellezza dei suoi scenari dalla spiccata impronta fantasy, curatissimi nei dettagli ed anche con qualche panorama mozzafiato dove fermarsi per qualche minuto per ammirarlo in tutto il suo fascino. Gli sviluppatori si sono impegnati per dare grande caratterizzazione agli scenari di Aveum, magari non originalissimi in termini concettuali (stiamo davanti ai tipici scenari che ci si aspetterebbe da un’avventura fantasy) ma comunque ispirati quanto basta per rendere il mondo di gioco bello da vedere in ogni suo particolare.
Lo stesso impegno estetico è stato impiegato anche per la caratterizzazione dei personaggi: oltre a modelli poligonali molto credibili, colpisce anche la cura riposta nella creazione di abiti ed equipaggiamenti, con gli autori che hanno dunque dimostrato una buona dose di creatività sul fronte artistico dando così maggiore personalità alla loro opera. Forse si poteva fare qualche piccolo sforzo in più per le animazioni facciali, quantomeno al di fuori delle cutscenes (quest’ultime realizzate con un taglio cinematografico ben riuscito), così come anche una maggiore creatività per la caratterizzazione di nemici e boss, forse l’unico aspetto non particolarmente ispirato all’interno dell’opera, ma in ogni caso l’impatto visivo c’è e risulta anche piuttosto consistente.

Ovviamente, date le tematiche del gioco, sono gli effetti speciali ad avere un ruolo di primo piano, tra un tripudio di colori ed esplosioni volte a mettere ancora più in risalto l’importanza della magia all’interno di Aveum. Forse talvolta questi effetti sono così forti da risultare a tratti abbaglianti e nei momenti più concitati dell’azione potrebbero dimostrarsi una breve ma fastidiosa distrazione, pur senza compromettere l’affresco artistico messo in piedi da Ascendant Studios.
Qualche riserva c’è invece sul lato tecnico: se è pur vero che le primissime patch hanno aggiustato alcuni problemi ed il tutto scorra su schermo in maniera fluida e senza grosse incertezze (anche giocando a 60fps, solitamente stabili), possono ancora capitare bug e soprattutto crash dell’applicazione. Non si tratta di fenomeni troppo frequenti, ma sono comunque presenti e possono giustamente far storcere il naso a più di una persona.
Bene invece il lato sonoro, non solo per il doppiaggio (quello italiano è ottimamente recitato un po’ per tutti i personaggi sia principali che secondari) ma anche per un accompagnamento musicale che sa mettere il risalto i toni epici dell’avventura. La main theme in sottofondo nel menù principale sa colpire forte, facendoci subito intuire la grandezza del cammino che stiamo per intraprendere.
Dategli una chance
Pubblicato in un periodo piuttosto affollato di uscite, Immortals Of Aveum rischia di essere messo in secondo piano e trascurato a favore di nomi più blasonati. Sarebbe però un peccato ignorare quanto confezionato da Electronic Arts ed Ascendant Studios, capaci di dare vita a una piccola ma gradita sorpresa: Immortals Of Aveum ha tante frecce al suo arco, dimostrandosi un FPS frenetico in termini di ritmi ma anche stimolante per sfida, level design e struttura dell’avventura. Il tutto condito da una caratterizzazione estetica ispirata, una storia magari non memorabile ma che si lascia seguire con diversi segreti da scoprire esplorando a fondo il mondo di gioco
Insomma, Immortals Of Aveum dimostra di funzionare bene un po’ in tutto e non ha grosse criticità a penalizzarlo, ma è comunque innegabile che alcune ingenuità ludiche e strutturali non gli consentono di spiccare il volo verso i lidi dell’eccellenza. A non convincere è la limitata varietà del bestiario (boss inclusi) mentre l’esplorazione non viene incentivata adeguatamente come avremmo voluto.
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