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Indiana Jones 5: intervista a Harrison Ford e al cast del nuovo film

Alla conferenza stampa di Indiana Jones 5 abbiamo avuto il piacere di intervistare Harrison Ford, Mads Mikkelsen e Phoebe Waller-Bridge.

La prossima settimana arriverà al cinema, dal 28 giugno, l’attesissimo Indiana Jones 5 – Il quadrante del destino (qui la nostra recensione di Indiana Jones 5 – Il quadrante del destino) e per l’occasione Disney ci ha invitato a prendere parte ad una ‘tavola rotonda’ organizzata in occasione del Festival di Taormina, per il quale sono stati ospiti i protagonisti Harrison Ford, Phoebe-Waller Bridge e Mads Mikkelsen.

La conferenza stampa è iniziata subito con un Indiana Jones particolarmente guardingo (chi conosce Harrison Ford allora conosce anche i suoi modi totalmente refrattari ai microfoni) che ha alzato subito le mani quando gli è stato ricordato che Il quadrante del destino è stato girato anche in Italia, a Siracusa: “Non sono mica un esperto di geografia, io, semplicemente mi portano dove devo essere quel giorno per quelle riprese. Però ricordo bene Siracusa. Abbiamo lavorato in una bellissima caverna, ma non chiedetemi quale sia né dove si trovi!” Tuttavia, l’attore ha assicurato che la scelta di quelle location ha contribuito a conferire al film un look ancora più realistico.

Indiana Jones: parlano gli attori

Secondo Harrison Ford, per questa nuova (ultima) avventura del suo mitico archeologo, il cast ha potuto contare su una sceneggiatura davvero avvincente, che ha convito tutti: “È un copione molto sofisticato e ambizioso.”

Mikkelsen, interprete del nuovo villain e solito mattatore umoristico di questi incontri stampa, ha aggiunto: “Io dovevo solo rendere la vita impossibile a Indy! Per questo film, ho dovuto trovare il mio nazi interiore.” Parlando del ruolo della recitazione nei film d’avventura, la star ha continuato: “C’è una tecnica per recitare, ma la verità è che stiamo ancora cercando tutti di capirla. L’istinto è importante ma non è una cosa che puoi imparare dagli altri, devi trovare il tuo.”

La cosa peggiore per me è leggere sui copioni cose non recitabili, come ‘lei entra nella stanza in modo sexy’ o ‘lui è un eroe’, perché non ti aiutano proprio per capire il personaggio dal di dentro. Ma queste descrizioni astratte vanno bene per uno come Harrison Ford, è un’eccezione: è davvero affascinante in modo istintivo!” Anche Phoebe è d’accordo: “Da Harrison si può imparare un certo mix tra tecnica e istinto, una sorta di ‘trascendenza’ che l’attore usa nel diventare il personaggio“. Il protagonista ha concluso: “È difficile da spiegare, Phoebe per esempio è una che scrive e dirige anche, io il personaggio lo devo trovare dentro di me“.

Indiana Jones, archeologo

Interpreto un archeologo, non un eroe” ci ha tenuto poi a sottolineare Harrison Ford in uno dei passaggi più sentiti del suo intervento. “Non c’è un vero modo di interpretare un eroe, a meno che non vuoi metterti un mantello e una tuta in lycra. Allora sì, si può essere davvero un supereroe. [Per tutti i fan del MCU, Harrison Ford sarà Hulk Rosso nei prossimi episodi della saga, ndr] Ciò che io ammiro davvero sono le persone comuni che diventano eroiche e si comportano in modo straordinario in una particolare circostanza e lo fanno disinteressatamente.”

Aspettando la recensione di Indiana Jones e Il quadrante del destino, seguiteci su Facebook,  Instagram e su Spotify

Matteo Regoli

critica i film, poi gli chiede scusa si occupa di cinema, e ne è costantemente occupato è convinto che nello schermo, a contare davvero, siano le immagini porta avanti con poca costanza Fatti di Cinema, blog personale

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