
Invincible 2 Recensione: quanto spaccano i supereroi di Prime Video
Dopo gli eccessi del college dello spin-off di The Boys Gen V (qui la nostra recensione dello spin-off di The Boys Gen V), sulla piattaforma di streaming on demand Prime Video tornano quelli adolescenziali della serie tv animata Invincible, che dopo il grande successo ottenuto nel 2021 con la prima stagione torna finalmente con un nuovo ciclo di episodi composto da otto nuove puntate in uscita in due parti a partire dal 3 novembre.
Basata sul fumetto pionieristico di Robert Kirkman, Cory Walker, e Ryan Ottley, la storia si incentra sul diciottenne Mark Grayson, che è come qualsiasi altro ragazzo della sua età tranne per il fatto di essere il figlio di Omni-Man, il più potente supereroe del pianeta. Omni-Man viene da un mondo lontano e, oltre a guidare il supergruppo noto come i Guardiani, conduce un’esistenza da ‘persona normale’ come marito e padre dietro l’identità privata di Nolan Grayson. Mark ha vissuto tutta la vita in attesa di poter raccogliere la sua eredità e, come da programma, poco dopo il suo diciassettesimo compleanno inizia a sviluppare i super-poteri nascosti nel suo patrimonio genetico, affacciandosi su un mondo di lotta al crimine, terrestre e alieno.
Oggi, ancora profondamente scosso dai drammatici avvenimenti del finale della prima stagione (sui quali non facciamo spoiler), Mark fatica a ripartire: ritrovandosi a dover affrontare tutta una serie di nuove minacce, il figlio di Omni-Man dovrà fronteggiare la sua più grande paura, quella del rischio di diventare come suo padre senza nemmeno rendersene conto.
Invincible 2: il trend del Multiverso continua
Invincible è l’ennesima rivisitazione, con piglio realistico e ultra-violento (e a pochi anni dall’horror Brightburn), della storia di Superman e della Justice League o, più nello specifico, di un eventuale figlio di Superman e degli altri giovani supereroi che gravitano intorno alla Justice League.
L’aspetto che più lascia il segno di Invincible 2, tra colpi di scena entusiasmanti, invasioni aliene e tantissimi altri supereroi, è come riesca a mostrare e far intravedere, nei pochi episodi che compongono la seconda stagione, un mondo complessissimo che va ben oltre Mark e la sua crescente reputazione nei panni di Invincible, nome che darà il là a tante divertenti battute su una convinzione forse totalmente malriposta.

Invincible 2, inoltre, convince dal punto di vista delle animazioni, che pur non stupendo mai si mantengono su uno standard di buon livello – per quanto lontanissimo dall’eccellenza artistica di Blue Eye Samurai (se ve la siete persa, ecco la nostra recensione di Blue Eye Samurai) – ed eccelle dal punto di vista delle interpretazioni vocali, grazie ad un cast di prim’ordine che include, tra gli altri, Steven Yeun, J. K. Simmons, Sandra Oh, Mark Hamill, Seth Rogen, Zazie Beetz, Walton Goggins, Ezra Miller, Mahershala Ali, Jon Hamm e Clancy Brown.
Un nuovo genere di Supereroe
È innegabile, poi, che Invincible sia in grado di offrire al pubblico un nuovo tipo di supereroe, allo stesso tempo riconoscibile e diverso da qualsiasi cosa i fan dei cincomics live-action e non abbiano conosciuto in questi anni in cui la figura del supereroe è diventata sempre più centrale nella cultura popolare.
Questa seconda stagione riesce anche ad intercettare uno dei grandi trend del momento, quella grande narrazione aperta del Multiverso che negli ultimi mesi abbiamo visto sia in casa Marvel con Spider-Man: Across the Spider-Verse (ecco la recensione di Spider-Man: Across the Spider-Verse) sia in casa DC (The Flash). Immaginate una versione dei problemi adolescenziali di Peter Parker strizzata tra trame aliene, complotti e la violenza esagerata di The Boys e sarete solo a metà strada.
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