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Koa and the Five Pirates of Mara Recensione

Koa and the Five Pirates of Mara Recensione: estate spensierata

Un platform dalla chiara impronta educativa, ma attento anche a un gameplay leggero e divertente. Su PlayStation, Xbox, Switch e PC

Vi siete per caso stufati del sole, del mare, dei 30o alle 20:00 e un’umidità che sembra ci sia un uomo sudato appoggiato alle vostre spalle che vi alita amore addosso? No? Allora, probabilmente, siete pazzi. C’è chi, però, in futuro non avrà nemmeno un metro di paragone utile a praticare il vero sport nazionale, ossia la lamentela. Le prossime generazioni dovranno adattarsi a un’estate perenne (Mad Max: Fury Road sta pian piano cambiando statuto, diventando un documentario), a instabilità sociali crescenti, a un ambiente contaminato e sempre più ostile.

Koa and the Five Pirates of Mara, disponibile dal 27 luglio su PlayStation 4 e 5, Xbox One, Switch e PC, sembra voler parlare di tutto questo ai più piccoli (che si spera abbiate iscritto a un ottimo corso di inglese, visto che, per ora, non è presente l’italiano tra le opzioni di lingua).

Le isole di Koa

Tranquilli, non siamo davanti né a una lezioncina né a un comizio. Gli sviluppatori di Talpa Games hanno dato una chiara impronta educativa all’avventura di Koa e di Napopo, che solca i mari per riportare ordine dopo che l’isola di Qälis è stata saccheggiata dai pirati. Koa and the Five Pirates of Mara, però, rimane anzitutto un gioco e, in quanto tale, il gameplay rimane al centro.

I meccanismi sono quelli del platform. Ogni isoletta è un percorso da affrontare nel minor tempo possibile sfruttando i pochi strumenti a nostra disposizione: il salto, lo scatto (combinandoli otterrete una capriola o un salto più efficace), presa e lancio di oggetti e, infine, una culata utili a spingere bottoni collegati a marchingegni. Durante la corsa potrete trovare molte conchiglie e qualche oggetto speciale, utilizzabili rispettivamente per acquistare e sbloccare oggetti per lo più estetici negli shop di Qälis. Giunti al traguardo, il premio è quasi sempre una mappa in grado di diradare la nebbia che nasconde le isole in cui si nascondono i cinque pirati che dominano l’arcipelago di Mara.

Koa and the Five Pirates of Mara Recensione 1

Quelle di Koa and the Five Pirates of Mara sono delle meccaniche semplici ed efficaci, adatte a fornire una prima alfabetizzazione videoludica. Nelle dinamiche, infatti, possiamo trovare un po’ di Sonic, un pizzico di Crash Bandicoot e quanto basta di Super Mario (qui la nostra recensione di Super Mario il Film). Certo, ricordatevi di attivare i checkpoint intermedi se non volete crescere un masochista o un fanatico dei Souls.

Un salto sbagliato, anche a un centimetro dal traguardo, può costringervi a ripetere tutto il percorso, con il tempo che continua a scorrere. Una tragedia per chi abbia attivato la modalità da speedrunner presente nelle opzioni. A parte qualche punto estremamente punitivo, però, c’è poco da temere, la difficoltà è tutt’altro che proibitiva. Allo stesso modo, non vi serviranno schemi e tutorial in rete per comprendere la trama, fatta di una serie di incontri all’insegna della collaborazione e della comprensione.

Un platform leggero

Ecco, Koa and the Five Pirates of Mara si riflette nella leggerezza della sua protagonista. Mentre si salta da un barile galleggiante all’altro, si esplorano nuove isole e si incontrano pirati minacciosi (ma dal cuore tenero) sembra di tornare indietro nel tempo. La scuola è finita, l’estate infinita e il mondo nuovo di zecca. L’unico compito a casa è migliorare la propria capacità di prendere i paletti, altrimenti la partita a tedesca rimarrà sempre uno strazio. Voci ancora acute fendono l’aria che sa di salsedine e un sorriso accompagnato da uno sguardo più lungo del solito può sbocciare in un nuovo amore.

Koa and the Five Pirates of Mara Recensione 2

Baci, risate e giochi, che si sostituiscono al suono della campanella e decretano l’inizio di lezioni di collaborazione, di amicizia, di amore. In un mondo che somiglia sempre più a una centrifuga incandescente, stare insieme è forse l’unica forma rimasta di resistenza, l’unico modo per trovare nuove strade da percorrere, come ci dimostrano non solo il gioco in sé, non solo Tulpa Games, ma anche e soprattutto la community appassionata che ha donato oltre il 600% dell’obiettivo della campagna crowdfunding per finanziare la creazione di Koa and the Five Pirates of Mara.

VOTO: 7/10

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