
Lies of P, la demo provata: pensavo fosse Bloodborne invece era Sekiro
Il romanzo di Collodi prende vita in Lies of P, il nuovo soulsike in arrivo il 19 settembre 2023 sviluppato dai coreani di Round8 Studio. Un’opera che, dai primi gameplay trailer, sembrava tanto un clone di Bloodborne con protagonista Pinocchio in versione steampunk – interpretato non ufficialmente da Timothée Chalamet – impegnato a ritrovare Geppetto braccato da altri burattini super avanzati assetati di sangue. Quest’ultimi, dei quali lo stesso Geppetto è il creatore, hanno preso il controllo della fittizia città di Krak dopo essersi ribellati all’uomo. Sarà interessante capire come le premesse narrative, piuttosto note e abusate, si incastreranno nella favola di Pinocchio per quanto, al momento, il giudizio sul racconto sia più che positivo.
La demo di un paio d’ore di Lies of P (la seconda demo provata della settimana dopo quella di Final Fantasy XVI), disponibile al download dagli store Steam, Playstation e Xbox, mi ha dato modo di immaginare cosa mi aspetterà fra tre mesi. L’idea di affacciarmi di nuovo a un bloodbornelike era di per se piuttosto sfidante eppure, arrivato in fondo al prologo, mi sento di dirvi che non è stato proprio quel ritorno in una Yharnam alternativa che mi aspettavo.
Un botto di roba in una demo di due ore
Le due ore di demo di Lies of P sono ricche di spunti e mettono sul piatto diverse meccaniche degne di attenzione. Chalamet, ehm volevo dire Pinocchio, si muove agile e leggiadro, un letale ballerino che può decidere se iniziare l’avventura con le più classiche build forza, destrezza o quality (ho optato per quest’ultima). Messo piede nelle strade di Krak, ho iniziato a ruotare continuamente la telecamera per ammirare l’ottimo lavoro svolto sulle ambientazioni, piuttosto evocative e capaci di creare un bel senso di devastazione: l’uomo è morto, lunga vita alle macchine.
Giunto al primo combattimento con un poliziotto, decido di difendermi schivando con un occhio sempre rivolto alla barra della stamina: il dash ha un buon range di invulnerabilità tuttavia, non rimango del tutto convinto che sia così conveniente da usare al posto della parata. Secondo scontro, nuova strategia. In Lies of P si possono parare i colpi – in posizione fissa di guardia l’output damage è molto basso – e, se siete dei veri professionisti, potete puntare al parry, azzerando il danno. Sentite anche voi brividi da Sekiro? Proprio come il Lupo, infatti, Pinocchio può deviare qualsiasi cartellata con il giusto tempismo, sbilanciare l’avversario e rispondere a suon di stoccate.

Ciononostante, non vi aspettate di avere vita facile: il parry non è sempre preciso e regala i classici momenti di incredulità del tipo “caspita mi sembrava di aver parato al momento giusto“. Siete rimasti feriti nel tentativo di schermare la mazzata all’ultimo secondo? Nessun problema, attaccate per riguadagnare la salute persa, proprio come in Bloodborne. Attenzione però: anche ai boss si ripristina la vitalità se non vengono impegnati dal punto di vista difensivo, uno stratagemma interessante per spronare il giocatore a essere sempre aggressivo e mai fermo sul posto.
È importante, sempre in merito alla parata perfetta, prendersi del tempo per intuire il ritmo dei colpi, che variano da nemico a nemico, soprattutto contro quelli più coriacei, spesso dotati di combo da tre – quattro attacchi. A supporto poi, il braccio meccanico di Pinocchio, dotato delle più sofisticate tecnologie (modificabile con numerosi gadget) che può diventare all’occorrenza un rampino che attira i mob verso la nostra posizione riducendone anche la barra della vita.
L’Organo di Lies of P
Per difendersi, secondo il mio modesto parere, sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra schivate e parry in attesa di scavare ancora più a fondo nel gameplay ideato da Round8 Studio: a fine demo, Geppetto mi introduce all’Organo-P, la fonte di potere attraverso cui sbloccare le abilità latenti di Pinocchio in cambio dei Quarzi che otterremo durante l’avventura. Pinocchio può ad esempio concatenare due schivate consecutive oppure aumentare il tempo di stordimento dopo la parata perfetta. Si evince dunque come lo stile di combattimento sarà in divenire almeno per la prima metà di avventura, quando avremo rivelato la gran parte dello skill tree di Timothée Chalamet.
L’altro punto su cui voglio concentrarmi è il level design di Krak. Per ora, le mappe sono piuttosto lineari con le classiche strade interconnesse che riportano al punto di partenza attraverso scorciatoie da aprire una volta liberata la strada. Una costruzione dei livelli che mi ha ricordato molto da vicino Steelrising dello studio Spiders.

Non mancano momenti in cui si passeggia sopra i tetti e qualche nemico nascosto in maniera miyazakiana, pronto a sorprenderti quando meno te lo aspetti. In merito ai burattini, i loro pattern comportamentali sono ancora un’incognita: a volte si accorgono della tua presenza, altre volte no. Inoltre, non ti inseguono per migliaia di chilometri e sono incapaci di salire una qualsiasi scala. Di conseguenza, in caso di game over, è piuttosto facile evitarli per raggiungere velocemente il punto di morte e proseguire.
Potrei accennare anche al fatto che si possono combinare le armi fra loro e che la nostra spada si è rotta più volte ma grazie a un pratico strumento in dotazione di Pinocchio, possiamo affilarla nuovamente: mai farsi trovare impreparati prima della boss fight! Insomma, questa demo di Lies of P riesce con successo nel suo intento (da capire anche il sistema di bugie se e come inciderà sull’evoluzione della storia): farti salire l’hype in vista di settembre. Il potenziale c’è, alcuni difetti verranno sicuramente limati, altri invece rimarranno tali eppure, sono piuttosto sicuro che il gioco si rivelerà una discreta bombetta.
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