
Mercato NBA: Paul ai Warriors, Porziņģis ai Celtics e Beal ai Suns
Le Finali NBA sono giunte alla conclusione. Dopo l’ultimo episodio dedicato ai Denver Nuggets e ai Miami Heat è tempo di commentare i primi fuochi di Mercato NBA e il Draft 2023 tenutosi questa notte. Nell’episodio 8 del Podcast Quattro Quarti – L’NBA in 48 minuti, parliamo dei Washington Wizards e delle loro due ex stelle che salutano la capitale: Bradley Beal nella prossima stagione vestirà la maglia dei Phoenix Suns mentre Kristaps Porziņģis sarà un nuovo giocatore dei Boston Celtics. Chris Paul, neanche il tempo di arrivare a Washington – poiché incluso dai Suns nel pacchetto per Beal – che è già sul prossimo volo in direzione San Francisco: proprio di questa notte lo scambio con Jordan Poole. Chris Paul è un nuovo giocatore dei Golden State Warriors.
Nella seconda parte della puntata, spazio alla notte del Draft NBA 2023 (qui la nostra guida completa al Draft NBA 2023), tra scambi all’ultimo minuto e giocatori effettivamente selezionati: Victor Wembanyama, Scoot Henderson e Brandon Miller, quelli più chiacchierati.
Bradley Beal riparte dai Phoenix Suns
Dopo il successo di Denver ai playoff, pensavamo che il modello Nuggets avesse stimolato le altre 29 franchigie NBA a costruire una squadra attorno a due superstar e a giocatori a loro funzionali e, un mattoncino alla volta, provare a mettere in piedi una nuova dinastia pronta a dominare la lega per i prossimi cinque – sei anni. Ciò che invece abbiamo imparato la scorsa settimana è che non bisogna mai fidarsi di niente e nessuno, men che meno quando si parla di mercato NBA.
Domenica sera l’annuncio su Twitter e, più in generale, sui social di tutto il mondo: i Washington Wizards e i Phoenix Suns hanno ufficializzato la trade che porterà Bradley Beal alla corte di Kevin Durant e Devin Booker. In cambio, gli Wizards ricevono Chris Paul, Landry Shamet, tra le quattro e le sette scelte al secondo giro del Draft e due pick swap 2024 e 2026. Ora, se è vero che i Suns hanno uno dei migliori giocatori del mondo, Kevin Durant, che li obbliga a giocarsi tutto subito nei prossimi due anni, è altrettanto vero che un po’ di scetticismo c’è: ancora una volta, troviamo una squadra che alle due superstar in squadra, ne affianca un’altra, nella speranza che tutte e tre riusciranno a convivere nel miglior modo possibile.
Fare all-in è una mossa giusta perché KD ha 36 anni, il calo fisiologico è dietro l’angolo (e non sai quando potrà arrivare), forse però, questa volta, alcuni comprimari di qualità se non addirittura terzi violini alla Aaron Gordon, avrebbero potuto dare a Phoenix un equilibrio maggiore su entrambe le metà campo. Insomma, non ci resta che aspettare le prossime mosse dei Suns per capire con che squadra affronteranno la prossima stagione NBA.
Chris Paul ai Golden State Warriors
Chris Paul in questi anni ha provato in tutti i modi a vincere un titolo NBA senza mai riuscirci, prima con i Los Angeles Clippers e poi con i Phoenix Suns, seppur sfiorandolo più e più volte. Dopo l’arrivo a Washington per via dell’affare Beal, il viaggio dalla costa ovest alla costa est degli Stati Uniti per il playmaker da Wake Forest, non si è certo fermato: Chris Paul, proprio in queste ore, è stato scambiato dai Wizards per Jordan Poole, l’ormai ex guardia dei Golden State Warriors.
Golden State si libera del contrattone di uno dei giocatori fondamentali nella corsa al titolo 2021 – 2022: proprio in virtù di quella storica run, Jordan Poole avrebbe percepito 128 milioni di dollari per i prossimi quattro anni. Troppi? Diciamo che dopo le prestazioni in questi ultimi playoff il suo valore si è ridotto vertiginosamente.

In cambio di Jordan Poole, i Warriors ricevono Chris Paul – 38 anni compiuti lo scorso 6 maggio – che sicuramente alzerà la qualità del playmaking e dei pick&roll sulla baia ma anche l’età media della squadra. Escludendo il 33enne Draymond Green, al momento free-agent (ecco la lista dei migliori free agent NBA dell’estate 2023), Stephen Curry inizierà la prossima stagione con 35 anni sul groppone mentre Klay Thompson con 33 (in una condizione fisica che non è più tornata quella del pre-infortunio).
Cosa può dare CP3 a Golden State? Prima di un qualsiasi ragionamento tattico, la speranza per lui e per i Warriors è che riesca a rimanere sano nei momenti che contano davvero: quest’anno ha dovuto saltare le ultime quattro partite di Semifinale di Conference perse dai Suns 4-2 contro i campioni dei Denver Nuggets. Sarà importante poi per Point God adattarsi a un nuovo sistema che lavora tantissimo di squadra e incentrato sul tiro da 3 punti (37.5% da dietro l’arco in quest’ultima stagione ai Suns). La sfida per l’ex stella degli Hornets è enorme, forse la più grande della sua carriera, nella consapevolezza di essere all’ultima chiamata per mettersi quel maledetto anello al dito.
Kristaps Porziņģis ai Celtics, Smart ai Grizzlies
Krystap Porzingis si aggiunge al front court dei Boston Celtics insieme ad Al Horford e Robert Williams, attraverso una trade a tre squadre che ha coinvolto gli Washington Wizards e i Memphis Grizzlies. I Grizzlies ottengono Marcus Smart; i Celtics ricevono Kristaps Porziņģis, la scelta dei Grizzlies numero 25 del draft 2023 (scambiata ai Pistons) e la scelta al primo giro del draft 2024. I Wizards, proseguono la ricostruzione e ottengono Tyus Jones, Danilo Gallinari, Mike Muscala e la scelta numero 35 del draft 2023,
Kristaps Porziņģis viene dalla sua migliore stagione a Washington, chiusa con 23 punti e 8.4 rimbalzi di media, in cui ha giocato per la prima volta da sei anni a questa parte più di sessanta partite. Un segnale importante per Boston che è riuscita anche tutelarsi da una possibile ricaduta del loro nuovo giocatore. Porziņģis ha, infatti, esercitato la sua player option per la prossima stagione e nel caso in cui l’esperimento non dovesse andare a buon fine, i Celtics saranno liberi di lasciarlo partire nella prossima estate.

Cosa perde Boston scambiando Marcus Smart? Sicuramente la sua anima, il suo giocatore più grintoso, sempre disposto a tuffarsi su ogni pallone. Il miglior difensore del 2022 arriva a Memphis in una situazione particolarmente delicata con Ja Morant fuori per le prime venticinque partite di regular season. Nella metà campo dei Grizzlies, la coppia Smart – Jackson Jr. si prepara a marcare anche il pubblico del palazzetto e sinceramente non vediamo l’ora di vederla in azione. In attacco, l’ex Celtics dovrà contribuire in ogni modo possibile, come testimoniano questi ultimi playoff, cercando anche di portare un po’ di disciplina all’interno di uno spogliatoio dall’equilibrio piuttosto precario.
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