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La meravigliosa storia di Henry Sugar Netflix

Nuove uscite cinema e streaming Ottobre: cosa guardare tra film e serie tv

Torna la newsletter di Freaking News 'Nuove uscite in tre righe', con tantissime novità tra cinema e streaming, film e serie tv.

Lasciate alle spalle le nuove uscite dell’estate 2023, su Freaking News torna la newsletter Nuove uscite in tre righe, la rubrica che scandaglia tutti gli angoli delle sale cinematografiche e del mondo dei servizi di streaming on demand alla ricerca delle novità dell’ultimo periodo, tra film e serie tv, cinema e piattaforme, suggerendo in poche frasi cosa vedere o cosa evitare.

In vista di uno speciale Halloween 2023 dedicato ai nuovi film horror che arriverà nei prossimi giorni, ecco le prime novità della stagione (qui invece trovate la Parte 2 della newsletter con i nuovi Film e le nuove Serie TV di ottobre 2023 in uscita al cinema e in streaming).

Gen V – Recensione

Più che la parodia di X-Men, è come sarebbe Harry Potter se fosse ambientato nell’era woke e non avesse paura di sporcarsi di merda e di sangue, e di altri liquidi corporei vari ed eventuali.

Come prevedibile, una divertentissima espansione del mondo di The Boys, violentissima e scorretta al punto giusto.

Disponibile su Prime Video.

La meravigliosa storia di Henry Sugar – Recensione

Eravamo stati spietati con la recensione di Asteroid City, sottolineando la ridondanza degli ultimi lungometraggi di Wes Anderson fuori dal mondo stop-motion, quindi, fosse anche solo per coerenza, non possiamo che toglierci il cappello di fronte ai cortometraggi che l’autore ha realizzato per Netflix ispirandosi ai racconti di della raccolta ‘Un gioco da ragazzi e altre storie’ di Roald Dahl (autore che Anderson ama molto e che aveva già adattato nel suo capolavoro Fantastic Mr. Fox).

I film sono quattro – La meravigliosa storia di Henry Sugar, The swan, The rat catcher, The poison – di durata variabile tra i 38 e i 17 minuti, e dopo averli visti e apprezzati c’è da chiedersi se dopo il Wes Anderson in stop-motion non fosse per caso questo Wes Anderson in pillole l’unico Wes Anderson possibile: una fantasia di messa in scena straripante, con la narrazione messa totalmente fuori campo e la messa in abisso delle immagini che crea un gioco di scatole cinesi tra i set e i molteplici narratori.

Dalle parti del capolavoro, disponibili in esclusiva su Netflix.

Blue Beetle – Recensione

Sostanzialmente un remake di Spider-Man di Sam Raimi con un protagonista che fa il verso allo Spider-Man di Tom Holland ma in un impianto filmico che non ha la forza visiva degli Spider-Man di Andrew Garfield.

E che è anche molto inferiore alla serie tv Ms Marvel, nel valore in chiave di commedia conferito alle dinamiche familiari che stanno attorno al divenire supereroi.

Resident Evil: L’isola della morte – Recensione

Dopo il fallimentare reboot cinematografico Resident Evil: Welcome to Raccoon City e l’esecrabile tentativo della serie tv Resident Evil di Netflix, arriva la tripletta.

L’impegno è encomiabile: trovatela voi una saga in cui i film d’animazione sono addirittura più pigri di quelli live-action.

Jeanne du Barry – Recensione

Tocca veramente il fondo quando, dopo quasi due monotematiche ore di riferimenti formali e musicali a Barry Lyndon – tanto che sembra che voglia chiedere il permesso a qualcuno – e una sequela di facilissima (e facilona) ironia sui tic della vita di corte, arriva il seguente dialogo:

  • “Ma è grottesco”
  • “No, è Versailles”

Sottile come uno sputo in un occhio, ma c’è una scena che piacerà tantissimo al generale Vannacci. E Johnny Depp e Maiwenn stanno benissimo con quei costumi, in quei corridoi, in quelle location.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante – Recensione

Sembra pensato a tavolino per piacere a chiunque ma non è una serie tv di Netflix e con lo stile copiato da Across the Spider-Verse (qui la nostra recensione di Spider-Man: Across the Spider-Verse) non bisogna sforzarsi per goderselo.

La domanda però sorge spontanea: è da lodare perché gioca sicuro e non sbaglia un colpo oppure da sottolineare come non sbagli un colpo perché gioca sicuro?

The Equalizer 3 – Recensione

Lo stile tutt’altro che sottile di Antoine Fuqua si presta molto meglio a queste storie crime nude e crude invece che ai biopic sullo schiavismo alla Emancipation, ma gli sfondi della Costiera Amalfitana fanno pensare più alla scusa perfetta per una vacanza italiana che a un terzo capitolo voluto ed escogitato per aggiungere qualcosa al genere.

Ma la rimpatriata tra Denzel Washington e Dakota Fanning vent’anni dopo Man on Fire ci fa scendere una lacrimuccia per quell’immenso regista che era (e sarà per sempre) Tony Scott.

Les Cinq Diables – Recensione

Un sui generis che si sposta – letteralmente – tra le correnti e le influenze del cinema di genere, ricco di idee, spunti, tra critica sociale e realismo magico, fantasmi del passato e del futuro, stregoneria e folclore, horror e storie d’amore tormentate, tra Carrie di Brian De Palma/Stephen King e i drammi fantascientifici contorsionisti alla M Night Shyamalan.

Da vedere anche solo per ricordarsi che razza di attrice madornale sia Adèle Exarchopoulos.

Reptile – Recensione

Pensavo fosse Sundance e invece era un Toronto. Un True Detective di due ore che non ce l’ha fatta, classico film da festival cinematografico nord-americano che non sa se marinare nel genere di appartenenza (il crime poliziesco) oppure darsi arie d’autorevole autorialità, facendo un po’ entrambe e finendo per non essere nessuna delle due. E, per carità di Dio, Knockin’ on heaven’s door di Bob Dylan a musicare le scene di morte lasciamolo a Pat Garrett e Billy the Kid di Sam Peckinpah, uno dei film preferiti di sempre di chi scrive.

Benicio Del Toro non tradisce, ma per un crime movie con la star messicana meglio ripiegare su No sudden move di Steven Soderbergh (qui trovate la nostra recensione di No sudden Move).

Matteo Regoli

critica i film, poi gli chiede scusa si occupa di cinema, e ne è costantemente occupato è convinto che nello schermo, a contare davvero, siano le immagini porta avanti con poca costanza Fatti di Cinema, blog personale

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