
Nuovi film in tre righe: il meglio e il peggio della settimana #3
Da Infinity Pool a Empire of Light: recensioni in tre righe di alcuni film da vedere al cinema, in streaming e in home-video.
Al cinema e sulle piattaforme di streaming potete trovare tantissimi film più o meno interessanti. Ogni settimana ne selezioneremo alcuni per scriverci sopra recensioni molto brevi con tono ironico e scanzonato. Un raccoglitore utile e pratico con tanto di citazioni che rimarranno impresse nella memoria di Google. Se vi siete persi l’episodio 2, potete recuperarlo qui.
Infinity Pool di Brandon Cronenberg
Ne ho amato ogni lembo di pelle, ogni goccia di sangue, ogni pezzo di carne: sarà il cognome, o le cene in famiglia con cui è cresciuto, oppure semplicemente la presenza della divinità del nuovo horror contemporaneo Mia Goth (il suo ultimo lavoro, Pearl, presentato a Venezia, lo abbiamo citato tra i migliori film del 2022) ma il giovane Brandon Cronenberg dopo tre lungometraggi si conferma, se non il degno erede del padre, per lo meno una garanzia.
Occhio però, decisamente non per tutti: potete capirlo già dal trailer.
Sharper di Benjamin Caron
Tra superfici riflettenti e geometrie architettoniche, che intrappolano e sdoppiano (non a caso l’intreccio si risolverà en plein air), la cosa migliore in questo con-artist movie è come si gioca con le aspettative dello spettatore attraverso i volti e i corpi del cast, usati quasi come svolte narrative nei punti chiave della sceneggiatura.
Dopo tanti episodi di ottime serie tv (Andor, The Crown, Sherlock) e tantissimo teatro, un ottimo esordio anche sul lungometraggio per il regista britannico, disponibile ora in esclusiva su Apple TV+.
Empire of Light di Sam Mendes
Il consiglio di oggi è quello di guardarsi sempre dai film i cui poster promettono ‘una storia splendida e toccante’, e in questo caso specifico ci sentiamo di aggiungere anche: perché?
Film da mignolino alzato che guarda con pseudo-austerità e piatto romanticismo le questioni più banali del mondo, svilite da una messa in scena che rende tutto ampolloso. La pornografia del bello nel brutto: pur sforzandosi non si riuscirebbe a comprendere l’utilità, quindi tanto vale non sforzarsi affatto ed evitarlo di corsa.
Holy Spider di Ali Abbasi
Ali Abbasi lo ritroverete tra qualche giorno alla regia degli ultimi due vibranti episodi di The Last of Us (a proposito, qui trovate la recensione in anteprima di The Last of Us, la cui programmazione settimanale continua in esclusiva su SKY e NOW), ma intanto se avevate amato Border in questo periodo al cinema arriva il suo nuovo film, Holy Spider.
Che è la versione oscura di Beauty and the Dogs di Kaouther Ben Hania e che sembra un dramma sociale alla Asghar Farhadi diretto come un thriller di William Friedkin, o viceversa: semplicemente imperdibile.
Aftersun di Charlotte Wells
Più che i grandi sentimenti, a fare la differenza (e quindi un gran film) è il modo che ha di inserirli tra le immagini, tra le loro dissolvenze. Giocano due sport diversi, va notato, ma insieme a Watcher di Chloe Okuno questo è uno dei migliori esordi recenti per una regista donna.
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