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Post Void Recensione: Doom sotto effetto di acidi

Post Void è un trip di droghe sintetiche da cui è impossibile uscire: la recensione del pazzo e psichedelico fps di YCJY Games

Fossi stato un ragazzo saggio, avrei evitato di giocare Post Void con la Nintendo Switch in modalità portatile. Siccome però sono un pazzo masochista, ho deciso di affrontare lo sparatutto in prima persona di YCJY Games – disponibile su PC, console Nintendo e Playstation dal 16 marzo – in aereo, nella tratta Roma – Siviglia e ritorno. Per fortuna, questa decisione, in parte dettata dalle mie tempistiche ristrette, mi ha regalato una grandissima perla da riportare in recensione.

La persona seduta di fianco a me in aereo, dopo circa un’ora dalla partenza, volge lo sguardo verso lo schermo della Switch, poi mi guarda, poi butta un occhio fuori dal finestrino e alla fine di nuovo sul mio gingillo portatile che intanto esplodeva di colori psichedelici a cui, per davvero, bisogna stare attenti perché sul lungo periodo potrebbero dar fastidio. Nel mentre, sono sicuro che il signore in questione avrà pensato “kosa ciera in quel bicchiere d’acqua che mi hanno gentilmente offerto“.

Tuttavia, dopo aver capito che ciò che stava bevendo non era mischiato ad alcuna sostanza, mi implora di ricominciare un’altra partita – tempo medio dei primi dieci, quindici tentativi, trenta secondi – anche lui rapito dal gameplay loop di Post Void.

Il trip senza fine di Post Void

Gambe da far esplodere che bloccano la strada di un labirinto apparentemente senza fine. Coltelli volanti che attraversano lo schermo; teste di squalo antropomorfe che provano a mangiarmi vivo e gangster senza scrupoli che sparano senza pietà.

All’ennesimo game over con il conteggio delle kill che non cresce mai abbastanza per arrivare sano e salvo all’ultimo livello (undici in totale), chiedo a qualche assistente di bordo di prendere la console e di fiondarla fuori dall’aereo. L’high score post mortem mi ricorda quanto cazzo erano fighe le sale giochi. Atterrato a Siviglia, faccio un salto su YouTube per guardare un video a caso di un fenomeno del web, la stessa cosa che avrei fatto sedici anni fa ammirando il ragazzo tutto talento e sregolatezza davanti al cabinato intento a infrangere il suo stesso, ineguagliabile record.

Post Void Recensione 1

La chiave è muoversi in continuazione, scattare in avanti e sparare alla testa: non c’è nessun vantaggio a colpire qualche altra parte del corpo che non sia un cranio da far esplodere in mille pezzi. Il tempo è tuo nemico: se in cinque secondi non fai una kill, è game over. Se non uccidi nessuno non recuperi la vitalità persa. E quindi, ancora, game over.

Tento di cambiare strategia: tenere il mirino bloccato a metà schermo, muovendolo solo a destra e a sinistra, potrebbe essere una soluzione ma il dislivello del terreno me lo abbassa in automatico. Finisco lo stage ed ecco un potenziamento a scelta: shotgun al posto della pistola, proiettili rimbalzanti oppure incremento della velocità di movimento se cammini all’indietro (certo perché Post Void non era già abbastanza folle).

La fine del trip

Giocare in Modalità Tv, una volta ritornato a casa, si è rivelata una scelta indubbiamente più intelligente: monitor più grande, headshot più facili e in generale una visibilità maggiore che migliora notevolmente l’esperienza ludica.

Post Void rapisce l’utente in un viaggio senza fine delirante, esagerato e al tempo stesso assuefacente. Completati tutti e undici i livelli, l’unica cosa che ho pensato è stata “perché mai dovrei smettere di giocare?”. E così ho ricominciato un’altra run, per mettermi di nuovo alla prova. Dopotutto, non ho le monetine da spendere, posso smettere quando voglio e non credo che questo sparatutto possa creare dipendenza.

Di opere folli ne ho provate parecchie in vita mia (date uno sguardo alla recensione di Fashion Police Squad) ma una roba come Post Void non mi era ancora mai capitata fra le mani. Per la cronaca: a Siviglia c’ero andato per un addio al celibato ma il mio cervello, in quei tre giorni di festa e birre, pensava unicamente a questo gioiellino.

8.5/10

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Andrea Baiocco

Amo la birra, il basket e i videogiochi. Sogno un'Ipa al pub con Kratos e una scampagnata con Nathan Drake. Scrivo su Lascimmiapensa e su Everyeye mentre provo a parlare su Freaking News.

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