Resident Evil 4: la chainsaw Demo provata e i ricordi di una vita fa
Un forastero! Resident Evil 4 Remake è senza ombra di dubbio uno dei giochi più attesi dell’anno. Il rifacimento del titolo Capcom dell’ormai lontanissimo 2005 è pronto a fare il proprio debutto sul mercato il 24 marzo 2023.
In occasione dell’uscita del gioco, il publisher ha messo a disposizione una piccola demo (Resident Evil 4 Remake: Chainsaw Demo) di quindici – venti minuti che ho subito provato sulla scia di quel treno dell’hype che, al momento, sembra inarrestabile.
Resident Evil 4 Remake: la demo dei ricordi
Pronti, partenza via. Avvio la partita e sembra di esser tornati davvero a diciotto anni fa oppure a sedici anni fa, a seconda che l’abbiate giocato su Gamecube oppure, come chi scrive, su Playstation 2.
La mia prima volta con Resident Evil 4 è stata insieme a mio cugino più piccolo che ammirava le gesta di Leon e ascoltava le mie imprecazioni ogni volta che dovevo proteggere Ashley Graham, la figlia del presidente degli Stati Uniti d’America. Oggi invece è il turno di un altro mio cugino, più grande di me, che dal suo comodo divano osserva i miei movimenti con fare vigile, attento, talvolta prendendomi anche in giro, mentre provo a sopravvivere nel villaggio popolato dai Los Ganados, contadini pazzi con forconi e accette, pronti a tutto pur di scuoiarmi vivo, crocifiggermi per poi darmi fuoco ballando al ritmo delle mie urla di dolore.
Ho una memoria da pesce rosso, per cui figuriamoci se mi ricordo qualcosa del primo Resident Evil 4. Noto però una cosa: il mirino laser è del tutto scomparso per favorire un gunplay identico a quello di Resident Evil 2 Remake. Per farla molto semplice, se spari e vuoi avere una linea di tiro pulita, è bene rimanere fermi perché il mirino si allarga e si restringe se si è in movimento.
Altra figata: si capisce subito come Resident Evil 4 Remake sia un gioco molto più action dei precedenti titoli della serie. Ogni volta che il vostro proiettile centra la testa del nemico, scattate in avanti, verso di lui, per assestargli un bel calcione alla Chuck Norris che lo manderà al tappeto. A questo punto usate il coltello per ferirlo – attenzione che l’arma si consuma con l’uso – e dopo qualche affondo, il nostro amico Ganado raggiungerà il Paradiso dei Contadini e voi non avrete sprecato preziosi proiettili.
L’arrivo nel villaggio
Momento clou della demo: arrivo al villaggio dove sta bruciando il corpo di un povero poliziotto e tutti i nostri simpatici amici – saranno stati almeno una ventina – iniziano a giocare ad acchipparella con me neanche fossi a scuola. Cerco di correre più di loro, tanto, grazie al Signore, non c’è stamina e ogni volta che qualcuno prova a tagliarmi la strada, colpo in testa e si prosegue.
Raggiungo la torre del villaggio, salgo la scala e decido di aspettarli in cima, creando un imbuto tipo i trecento Spartani nella Battaglia delle Termopili. “Ora li inculo” ho pensato “come potevo fare nel vecchio RE4“. Sbagliato. Il pavimento crolla e mi ritrovo in un’orgia di agricoltori inferociti da cui però è bene darsela a gambe.
Appare, dopo una breve cutscene, il tizio con la motosega, pronto a tagliarmi in due e mentre tento di arginare il suo piacere per gli smembramenti, tra granate stordenti ed esplosive, entro dentro una casa per recuperare lo shotgun. Creo un fortino tipo Fosso di Helm sperando di ascoltare il suono della campana che sancisce la fine della ricreazione.
Tutto sbagliato. I cari coltivatori iniziano ad entrare dalle finestre, sfondano le mie difese e allora mi butto di fuori, salgo sui tetti e proprio quando inizio a pensare che ormai per me è giunta la fine, ecco finalmente quel suono che richiama all’attenti tutti i Los Ganados.
Ma dove stanno andando? Al Bingo?
Leon Scott Kennedy
Si chiude, con l’epica citazione, la demo di Resident Evil 4 Remake e l’unica cosa che mi è venuta in mente in quel momento è stata: quanti giorni mancano all’uscita?
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