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Shazam: Furia degli dei recensione

Shazam! Furia degli Dei: recensione del nuovo film DC

Shazam! Furia degli Dei è un simpatico family-movie tra fantasy, supereroi e mitologia, per una volta libero dagli obblighi delle saghe.

Shazam! Furia degli Dei, nuovo cinecomix DC Studios firmato dal regista David F. Sandberg, un simpatico family-movie tra fantasy, supereroi e mitologia, che per una volta – come il recente Black Adam con Dwayne Johnson, spin-off legato proprio al personaggio di Shazam: bastano i costumi dei due protagonisti, per rendersene conto – può concedersi al suo pubblico libero da tutti gli obblighi vari ed eventuali che oggi i film di supereroi si portano dietro, legati all’inesauribile concetto di saga.

La varie vicende dirigenziali che hanno colpito la DC – pronta a rinascere come DC Universe sotto la guida di James Gunn – fanno infatti di Shazam! Furia degli Dei un vero e proprio film-limbo, preso a metà tra lo sconclusionato piano di franchise della ormai defunta DC Films di Walter Hamada e il nuovo corso voluto da Warner Bros Discovery, con a capo James Gunn e il co-produttore Peter Safran (produttore sia del primo Shazam! che di questo sequel): una situazione a dir poco paradossale che si riproporrà prossimamente con gli ultimi film DC nati sotto la precedente gestione e in uscita nel 2023, come The Flash, Blue Beetle e Aquaman & The Lost Kingdom, e che mette Furia degli Dei tra l’incudine e il martello: in questi casi vale la qualità del film singolo oppure il suo ruolo all’interno di una saga in eterno divenire?

A Shazam quella saga è stata tolta, quindi rimane il film singolo: e, guarda caso, il film singolo se la cava benissimo.

Una famiglia di supereroi bambini

La particolarità della saga di Shazam!, che deve tutta la genesi del suo umorismo alla rappresentazione del corpo attoriale messo di fronte alla cinepresa e in costante contraddizione con il personaggio rappresentato, è quella di avere per protagonista/i un bambino, che si trasforma in supereroe (adulto) pronunciando la parola magica “Shazam”.

Il cortocircuito che questa situazione narrativa genera nell’impianto filmico è quello di avere attori adulti che si comportano sempre e comunque da bambini, e per una volta il lavoro dell’enorme cast (ogni personaggio è sostanzialmente interpretato da due attori, uno adolescente e uno adulto: spiccano Zachary Levi e Asher Angel nei panni di Shazam/Billy Batson e i simpaticissimi Jack Dylan Grazer e Adam Brody in quelli di Freddy Freeman/Super Freddy) giustifica lo spirito gigioneggiante della produzione: se una parte di pubblico non ha mai visto di buon occhio l’umorismo nei film di supereroi (che poi, va’ a capirne il motivo: per definizione, del resto, le avventure dei supereroi si portano dietro un innato spirito di leggerezza) Shazam! Furia degli Dei da questo punto di vista fa scacco matto.

Shazam Furia degli Dei recensione

Aspettatevi dunque un enorme versione de I Goonies con superpoteri, per buona parte molto più fantasy che action supereroistico: non si contano le citazioni (da Harry Potter a Il signore degli anelli, passando perfino per The Legend of Zelda e Stephen King) e si punta fortissimo sui sentimenti e l’umorismo, spesso esilarante; da rivedere, però, le sequenze d’azione, con un terzo praticamente (e letteralmente) parcheggiato all’interno di una bolla – la migliore azione possibile è quella che porta avanti lo sviluppo della trama, ma Shazam! Furia degli Dei a volte sembra dimenticarsi questo fondamentale della narrazione per immagini.

In chiusura, impossibile non citare – mannaggia agli spoiler – il gran finale, come dire, molto ‘wonder’, che ridefinisce – col tono scanzonato che contraddistingue tutta la produzione – il concetto di deus ex machina.

Voto: 3/5

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Matteo Regoli

critica i film, poi gli chiede scusa si occupa di cinema, e ne è costantemente occupato è convinto che nello schermo, a contare davvero, siano le immagini porta avanti con poca costanza Fatti di Cinema, blog personale

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