
Spider-Man: i 5 migliori film aspettando Across the Spider-Verse
In attesa dell’uscita di Spider-Man: Across the Spider-Verse (qui la nostra recensione di Spider-Man: Across the Spider-Verse), sequel del premio Oscar 2019 per il miglior film d’animazione, riviviamo la saga cinematografica di Spider-Man attraverso questa insindacabile e super-mega-ultra-definitiva top5 dei migliori film dedicati al supereroe Marvel più famoso di sempre.
Dall’ultima alla prima posizione, in una graduatoria che include anche gli spin-off e i crossover, ecco quali sono per noi i migliori film del franchise di Spider-Man.
5) Captain America: Civil War di Anthony e Joe Russo
La forza del franchise cinematografico di Spider-Man è stata quella di trovare, nel giro di pochissimi anni, tre protagonisti sostanzialmente perfetti per i rispettivi progetti: il giovane Peter Parker interpretato da Tom Holland, però, è stato il primo in assoluto ad esordire in un mondo narrativo già popolato da altri supereroi, e proprio al fine di sottolineare questa differenza di concept e scala il genio creativo di Kevin Feige sorprese tutti quando decise di buttarlo nella mischia di Captain America: Civil War.
Tra il thriller politico e la baraonda supereroistica, il film regala al mondo uno Spider-boy nuovo di zecca diventato in pochi anni il punto di riferimento delle nuove generazioni.
4) Spider-Man: No Way Home di Jon Watts
No Way Home è un film sul ritorno, verso case che non ci sono più e di chi si pensava non sarebbe mai più tornato.
Ma è un ritorno soprattutto del cinema, un cinema che ripensa a sé stesso e sé stesso – a volte perfino senza riconoscersi, in alcuni geniali cortocircuiti meta-filmici che giocano non tanto sui volti dei personaggi quanto su quelli delle star che li interpretano – un cinema che ritorna, che rifa, che riflette, che ricorda.
Il film spidermaniano che più di tutti ci ricorda quanto la responsabilità sia uno status davvero difficile da comprendere appieno e abbracciare come filosofia esistenziale se si è presi dai problemi della giovane età (perché, piaccia o meno, la forza del Peter Parker di Tom Holland sta nell’essere stato il più bambino dei supereroi), un sequel-meta-reboot che è già leggenda della storia del cinema d’intrattenimento.
3) Avengers: Infinity War di Anthony e Joe Russo
A proposito di leggende del cinema d’intrattenimento: Avengers: Infinity War è ancora oggi il massimo livello raggiunto dai Marvel Studios, non tanto per i famosi due miliardi di dollari raggiunti al botteghino globale (il primo film Marvel a riuscirci, superato poi dal sequel Avengers: Endgame, meno ‘perfetto’ del precedessore) quanto piuttosto per la bomba ad orologeria che è la sceneggiatura, capace letteralmente di segnare un nuovo standard per il blockbuster hollywoodiano.
Sono stati tantissimi, dopo Infinity War, i film dai cast gargantueschi che hanno provato ad imitarne il modello (ultimo wannabe Fast & Furious 10) senza però riuscire a replicare quella precisione, quel senso di grandezza e di rapporti di scala (il film è sostanzialmente una ‘gara a due’ tra Thanos e Thor, che procedono in parallelo ai due poli opposti della trama prima di incontrarsi nei minuti finali, ma ingigantita esponenzialmente da tutti gli altri personaggi apparsi fino a quel momento nel MCU) ed emotività.
Un’emotività che riguarda da vicino anche l’amichevole Uomo Ragno di quartiere, dato che rimane indimenticabile la scena della morte di Peter Parker, la prima volta nel franchise cinematografico di Spider-Man, in cui l’eroe perde la vita davanti agli occhi ammutoliti del pubblico. Forse il finale più sconvolgente nella storia del cinema pop da L’impero colpisce ancora.
2) Spider-Man di Sam Raimi
Il prototipo del cinecomix moderno, pietra miliare del genere al fianco di Batman di Tim Burton e Superman di Richard Donner, il primo Spider-Man di Sam Raimi rimane uno dei massimi punti del cinema supereroistico a oltre vent’anni dalla sua uscita, inventore di una caterva di idee di messa in scena (una tra tutte, la ‘cinepresa oscillante’ per simulare il volo di Spider-Man e Mary Jane abbracciati dopo il primo attentato di Goblin) e punto di riferimento per tutto ciò che sarebbe venuto dopo.
Mitica anche la storia editoriale: nato da un progetto originale di James Cameron ed ereditato da Sam Raimi (la ragnatela organica sparata dal corpo di Peter Parker, totale invenzione autoriale rispetto ai fumetti, che rispecchia il fascino che il miglioramento del corpo umano esercita nel cinema di Cameron e dettaglio arrivato ad essere citato perfino in Spider-Man: No Way Home), il film ha dato il via ad una trilogia con protagonista Tobey Maguire che avrebbe a sua volta dovuto proseguire in una seconda trilogia, sempre diretta da Raimi con tanti nuovi personaggi (Avvoltoio, la Gatta Nera) poi accantonata da Sony per lo sfortunato reboot The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield.
1) Spider-Man 2 di Sam Raimi
Qualcosa di James Cameron dev’essere rimasto anche in Spider-Man 2 di Sam Raimi, dato che nella miglior tradizione dell’autore di Terminator 2 e Aliens anche il secondo capitolo della saga del Peter Parker di Tobey Maguire è uno di quegli esempi di sequel in tutto e per tutto migliore dell’originale.
L’impotenza dell’eroe di fronte alla vita quotidiana contrapposta alla necessità di rialzarsi e continuare a lottare: il film che ci ricorda perché Spider-Man è il supereroe più famoso di tutti i tempi e fulgido esempio di cinecomix perfetto, prima delle tantissime rivisitazioni e commistioni di genere che sarebbero arrivate negli anni successivi (da Il cavaliere oscuro a The Batman, da Logan a Guardiani della Galassia).
Bonus – Spider-Man: Un nuovo universo
Non si tratta di imbrogliare, ma di mettere le cose in chiaro: amare il cinema d’animazione significa anche non doverlo per forza paragonare a quello live-action come per un eterno complesso di inferiorità pregresso, anche perché sarebbe esercizio a dir poco futile. Del resto, durante la realizzazione di un film, i registi del cinema d’animazione devono affrontare sfide e dilemmi totalmente diversi da quelli che i registi ‘dal vivo’ si trovano davanti, uno fra tutti lo spazio fisico del set in cui posizionare attori e cineprese.
Ma non potevamo non citare almeno in qualche modo, forma o paragrafo il capolavoro Spider-Man: Un nuovo universo, tra i migliori film animati della storia del cinema: il sequel Across the Spider-Verse saprà fare di meglio?
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