
Videogiochi, Film e Serie Tv più attesi del 2023
Scegliere i videogiochi, i film e le serie tv che più attendiamo nel 2023 non è stato per nulla facile. Abbiamo dovuto fare una cernita notevole anche perché l’anno che verrà, come ogni anno dopotutto, promette tantissimo e speriamo che le aspettative verranno effettivamente rispettate. La lista, a scanso di equivoci, è del tutto personale.
Videogiochi più attesi del 2023
Hogwarts Legacy
Dopo l’ultimo video in cui abbiamo saggiato la potenza dell’Avada Kedavra, possiamo urlarlo al mondo: l’attesa per l’uscita di Hogwarts Legacy ci sta distruggendo l’anima. Febbraio sembra lontanissimo e non oso immaginare come starò il 9 febbraio 2023, il giorno prima dell’uscita ufficiale. I dubbi sul nuovo titolo di Avalanche ci sono: nello specifico ho paura per il combat system e la vivacità del mondo di gioco, dove abbiamo visto degli studenti troppo imbambolati, non vivi appunto.
Il sistema di combattimento sembra molto basilare, principalmente perché Hogwarts Legacy è indirizzato a un bacino di utenza molto ampio. Vedremo se lo studio riuscirà a trovare un punto di incontro tra la semplicità e la profondità con qualche combo da sbloccare più complessa, per i giocatori più esperti. Rimane comunque un’opera che venderà tantissimo e che verrà giocata, per fortuna, da un numero di persone praticamente infinito, amanti dei videogiochi e non.
Star Wars Jedi Survivor
Mostrato con un grande trailer esteso durante i The Game Awards 2022 (qui tutti gli annunci agli ultimi The Game Awards), il sequel di Jedi Fallen Order, Jedi Survivor, manterrà il solido gameplay del predecessore: l’eccellente level design, marchio di fabbrica da sempre di Respawn Entertainment e l’ottimo combat system che speriamo però verrà maggiormente ridefinito, soprattutto il parry, non sempre impeccabile.
Tutto questo ben di Dio per viaggiare ancora una volta nell’incredibile universo di Star Wars dal potenziale infinito. Nuovi biomi, nuove sfide e avventure. Candidatura miglior action-adventure 2023 all’orizzonte?
Resident Evil 4 Remake
“Un forastero!” Era il 2004 e questa frase precedeva sempre i nostri incubi peggiori: Gamecube o Playstation 2, Resident Evil 4 ha segnato l’infanzia di scrive in maniera netta. Parliamo infatti di un’opera seminale che in parte ha “snaturato” il classico gameplay di stampo survival horror che faceva da padrone nei primi tre titoli della saga, procedendo in una direzione più action in terza persona.
Se Resident Evil 4 Remake seguirà la stessa strada del remake del secondo capitolo, il successo sarà assicurato. Non vediamo l’ora di sentire urlare, ancora una volta, “un forastero!”
Enotria: The Last Song
Voglio sorprendervi: se esce il soulslike all’italiana supervisionato da Sabaku nel 2023, sarà una grande festa. Il summer-soul, così lo definiscono gli sviluppatori: nemici infami, pattern da imparare a memoria, mappe interconnesse e scorciatoie, classic From Software, il tutto all’interno del regno di Enotria che si ispira, naturalmente, al folklore e alla tradizione del nostro bel paese che brilla di luce durante i periodi estivi.
Il trailer sembra convincente, le anteprime della stampa, come è logico che sia, son positive, ci sono tutte le carte in regola per il buon lieto fine della storia. Enotria: The Last Song, ti aspettiamo per raccontarti con gli occhi a cuoricino nel nostro podcast (se non avete mai ascoltato Freaking News, il podcast è a un click di distanza).
Film più attesi del 2023
Ferrari di Michael Mann
Per chi scrive Michael Mann è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo quindi chi mi conosce di certo si aspettava al primo posto di questa (non) classifica l’attesissimo Ferrari, nuovo film michaelmanniano ancora senza data d’uscita precisa ma atteso per l’autunno del 2023, a ben otto anni dal precedente lungometraggio Blackhat con Chris Hemsworth e Tang Wei.
Mann, rivisto recentemente alla regia del pilota della serie tv HBO Max Tokyo Vice, nel suo nuovo film racconterà la storia degli anni cruciali della carriera di Enzo Ferrari: un progetto a lungo inseguito dal regista, che qualche anno fa ha ‘lasciato’ a James Mangold l’apprezzato Le Mans ’66 – La grande sfida dopo averlo inizialmente sviluppato con Tom Cruise e Brad Pitt nei ruoli che andarono poi a Matt Damon e Christian Bale. Nel cast di Ferrari di Michael Mann ci saranno Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Sarah Gadon, Jack O’Connell e Patrick Dempsey, tra gli altri.

Napoleon di Ridley Scott
Il servizio di streaming Apple TV+ nel 2023 porterà ai suoi abbonati (e si spera pure in qualche cinema) quelli che saranno i due film più importanti in assoluto dell’ancora breve storia della piattaforma: il primo è Killers of the Flower Moon, nuovo film di Martin Scorsese con protagonisti i due sodali più famosi dell’autore, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, incentrato sulla vera storia degli omicidi di Osage County avvenuti nell’Oklahoma del 1920; l’altro è Napoleon di Ridley Scott, con il premio Oscar Joaquin Phoenix nei panni dell’imperatore francese.
Nessuno dei due titoli ha, al momento della stesura di questo articolo, una data d’uscita precisa, ma per entrambi si mormora una presentazione a ridosso di Cannes o Venezia. Tra i due scegliamo Napoleon perché, a differenza del fin troppo osannato The Irishman di Martin Scorsese, gli ultimi lavori di Scott (The Last Duel e House of Gucci) non hanno ottenuto il successo che invece meritavano. Ma anche perché, dalle prime proiezioni di prova apparecchiate da Apple negli studios di Hollywood, si è già mormorata più volte la parola capolavoro…

Shulan River di Hou Hsiao-hsien
Dopo i primi due decenni della sua carriera molto prolifici, il maestro taiwanese di origine cinese Hou Hsiao-hsien negli ultimi 15 anni sembra aver tirato i remi in barca, ma col nuovo film Shulan River ripartirà mettendosi in gioco nel genere fantasy.
Con solo due opere realizzate dal 2007 ad oggi – Le voyage du ballon rouge e la straordinaria epopea wuxia The Assassin, uscita nel 2015 e premiata a Cannes – il regista tornerà con un adattamento del romanzo di Hsieh Hai-meng, che avrà ancora una volta per protagonista la sue frequente e divina collaboratrice Shu Qi. La storia racconterà il dramma di una millenaria dea fluviale i cui corsi d’acqua sono stati coperti dalle infrastrutture della moderna Taipei: una premessa che anticipa l’ennesimo capitolo della saga sulla globalizzazione di Taiwan che Hou Hsiao-hsien e il compianto Edward Yang hanno portato avanti per tutta la loro mirabile carriera.

Rebel Moon di Zack Snyder
Un progetto anticipato in lungo e in largo come lo Star Wars o il Dune di Zack Snyder: molti scapperanno al solo pensiero, qui invece non vediamo l’ora di scoprire quest’altra galassia lontana lontana che l’autore di Watchmen e Justice League creò originariamente per Lucasfilm per rielaborare il franchise di George Lucas prima della vendita alla Disney e che in tempi recenti ha venduto a Netflix, che è stata ben lieta di produrre dopo il successo ottenuto da Army of the Dead.
La storia, ispirata al cinema di Akira Kurosawa (la fonte originale di George Lucas per il primo Guerre Stellari) racconta di una guerriera che viene inviata dalla sua tribù in giro per la galassia conosciuta allo scopo di reclutare, come ne I sette samurai, un gruppo di guerrieri valorosi che combatta al suo fianco per fermare lo spietato condottiero di un crudele impero galattico.

Mission: Impossible 7 – Dead Reckoning: Parte Uno di Christopher McQuarrie / Oppenheimer di Christopher Nolan
The Man, the Myth, the Legend: anzi al plurale, men myths and legends, perché stavolta faccio il furbo e vi propongo due film nello spazio di uno.
Il primo è il nuovo blockbuster di Tom Cruise, che quest’anno con Top Gun: Maverick ha dimostrato di essere ancora il re di Hollywood prendendo a pugni sui denti qualsiasi record di incasso al botteghino post-pandemia e che col nuovo Mission: Impossible, che sarà diviso in due parti e che presumibilmente chiuderà la leggendaria saga action della spericolata spia Ethan Hunt, ha già anticipato tante cosine da niente come saltare da una vera locomotiva in corsa, appendersi all’ala di un aereo monoposto e buttarsi giù da un burrone norvegese in sella ad una moto per poi atterrare comodamente appeso a un paracadute (se non ci credete, guardate il nuovo video dal set di Mission: Impossible 7)
Il secondo è invece il dodicesimo lungometraggio di un uomo che il re di Hollywood vuole diventarlo da anni, Christopher Nolan, che con Oppenheimer uscirà nello stesso anno del suo mito Michael Mann: con il precedente e sottovalutato (ma bellissimo) Tenet non ha avuto molta fortuna, anzi è andato proprio in rotta di collisione con Warner Bros. al punto da lasciare lo studio di cui è stato per anni il portabandiera. La nuova fatica, un biopic – che ci si augura molto poco convenzionale – sul creatore della bomba atomica (interpretato da Cillian Murphy, alla guida di un cast che comprende praticamente tutti gli attori di Hollywood) sarà la prima della sua carriera distribuita da Universal Pictures, che se l’è assicurata con un contratto faraonico: tra le clausole garantite spese di marketing uguali al budget di produzione (cento milioni + cento), il controllo creativo totale (che già aveva in casa Warner), il 20% lordo dell’incasso globale del primo week-end del film e – e questa è la più curiosa di tutte – un ‘periodo di totale blackout per Universal’, che impedirà allo studio di far uscire un nuovo film tre settimane prima e tre settimane dopo l’uscita di Oppenheimer, dando risalto solo al titolo di Nolan.
Ma se avete visto Avatar: La via dell’acqua al cinema avrete assistito alla proiezione del primo trailer di Oppenheimer, che preannuncia un film unico: si dice che Nolan abbia ricostruito la prima detonazione nucleare senza l’uso della CGI.
Megalopolis di Francis Ford Coppola
Non si sa nulla sulla trama nonostante si tratti di un progetto in sviluppo fin dagli anni ’80, e che già nel 2001 era partito in pre-produzione con un cast formato da Russell Crowe, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, Nicolas Cage, Paul Newman, Kevin Spacey, James Gandolfini, Edie Falco e Uma Thurman. Poi il vuoto, per vent’anni, ma adesso Francis Ford Coppola è tornato e fa sul serio.
Mentre scriviamo le riprese sono in corso, partite a luglio 2022 e previste fino a marzo 2023 (le prime foto dal set sono arrivate giusto qualche giorno fa) con un nuovo cast formato da Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Shia Labeouf, Jason Schwartzman, Grace VanderWaal, Kathryn Hunter, Talia Shire e Dustin Hoffman. Non saranno gli stessi di inizio secolo, ma si difendono.
Come detto la storia è avvolta dal mistero (la premessa è quella di un architetto che vuole ricostruire New York come una megalopoli utopistica dopo che un cataclisma l’ha distrutta) e non sappiamo neanche se riuscirà ad arrivare in tempo per la fine del 2023 (Coppola l’ha definito il progetto più ambizioso della sua carriera, al pari di Apocalypse Now, e la post-produzione di Apocalypse Now durò due anni) ma sognare non costa nulla.

How do you live di Hayao Miyazaki
Faccio il furbo un’altra volta e già che ci siamo vi rubo un altro po’ di tempo, perché chi mi conosce sa quanto ci tenga a combattere la battaglia per la legittimazione del cinema animato: si da il caso, infatti, che nel 2023 uscirà l’ultimo film di Hayao Miyazaki, intitolato How do you live, basato sul romanzo omonimo del 1937 firmato da Yoshino Genzaburō.
Il leggendario maestro giapponese, regista de Le avventure di Lupin III, papà di Conan il ragazzo del futuro e autore di alcuni dei film d’animazione più belli della storia del cinema, come Nausica della valle del vento, Il castello nel cielo e Il mio vicino Totoro e Orso d’oro e Premio Oscar per La città incantata, aveva annunciato il ritiro dalle scene nel 2013, subito dopo l’uscita del suo ultimo film Si alza il vento. Ma, come Lionel Messi con la nazionale Argentina, ha accettato di rimettersi a lavoro per un’ultima impresa, e a dieci anni di distanza finalmente ci siamo.
A Messi e all’Argentina è andata discretamente bene, per sapere come andrà a Miyazaki bisognerà aspettare il 14 luglio 2023 (data di uscita giapponese, ma forse Cannes non se lo farà sfuggire…).

Serie Tv più attese del 2023
The Last of Us di HBO
Ma dobbiamo davvero scrivere qualcosa? Pedro Pascal, Bella Ramsey, HBO e The Last Of Us, uno dei migliori videogiochi della scorsa generazione, sceneggiato da Craig Mazin, quello di quel capolavoro di Chernobyl, prodotta sempre da HBO.
Tantissime aspettative per un’annata di Home Box Office che si preannuncia tra le migliori di sempre. I trailer per ora convincono con la giusta dose di tensione ma soprattutto con tanto tanto dramma. The Last of Us è pronto a conquistare anche gli scettici del prodotto videoludico.
Copenaghen Cowboy di Netflix
La nuova serie tv di Nicolas Winding Refn, autore di Drive e Solo Dio Perdona che aveva già esordito nel mondo dello streaming col suo precedente lavoro (Too old to die young, disponibile su Prime Video) e che con Copenaghen Cowboy promette un riassunto totale della sua carriera, innestando i ‘neon-logismi’ delle sue ultime opere nella Danimarca che ha dato i natali a lui e al suo cinema con la trilogia criminale di The Pusher.
La trama seguirà una giovane donna implicata nella malavita di Copenaghen, proponendo una nuova eroina refniana dopo quella interpretata da Elle Fanning in The Neon Demon…MA FERMI, ASPETTATE UN MOMENTO!
Siccome siamo dei privilegiati, abbiamo già visto in anteprima Copenhagen Cowboy: cliccate sul link evidenziato per leggere la nostra recensione.
The Mandalorian 3 di Disney Plus
Il viaggio del Mandaloriano e di Grogu, che tutti continueremo a chiamare per sempre Baby Yoda, continua nella galassia vicina vicina di Disney Plus.
La terza stagione di The Mandalorian non sarà il solo appuntamento con la saga di Star Wars che arriverà in streaming nel corso del 2023 (previsto anche lo spin-off Ahsoka, in attesa di ulteriori notizie sulla seconda stagione della meravigliosa e iconoclasta Andor), ma da queste parti è quella che attendiamo con maggiori aspettative, con le guance ancora rigate dalle lacrime scese a fiumi nel finale della stagione. Si, di mezzo c’è stato il colpo di spugna di The Book of Boba Fett, ma come si dice? Questa è la via.
The Fall of House of Usher di Netflix
Mike Flanagan ha lasciato Netflix per andare a fare La torre nera di Stephen King con Prime Video, ma sulla piattaforma di streaming con la quale ha pubblicato Il gioco di Gerald, Hill House, Bly Manor, Midnight Mass e The Midnight Club, ha lasciato come regalo d’addio la sua ultima creatura
The Fall of House of Usher, che al momento della stesura di questo articolo non ha ancora una data d’uscita precisa se non quella generica del ‘2023’, è l’adattamento dell’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, che in passato ha già ispirato l’omonimo film francese del 1928 diretto da Jean Epstein, House of Usher del grande Roger Corman con Vincent Price nel 1960 e pure un adattamento di mamma RAI, per un episodio de I racconti fantastici di Edgar Allan Poe diretto da Daniele D’Anza.

True Detective: Night Country di HBO
Quarta incarnazione della fortunata serie crime-drama creata da Nic Pizzolatto, ma la prima in assoluto senza di lui: un vero e proprio reboot (come sottolinea la scelta dell’aggiunta del sottotitolo, ‘Night Country’, assente dalle precedenti tre stagioni) che sposterà la storia in Alaska e avrà per protagonisti femminili, interpretate da Jodie Foster e Kali Reis.
Alla produzione di Issa López e Barry Jenkins, autore di Moonlight e Se la strada potesse parlare che in televisione aveva già raccolto consensi con l’imponente miniserie di Prime Video The Underground Railroad.

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